La Corte di Cassazione ha posto definitivamente fine al processo penale per il disastro ambientale causato dalla TAMOIL di Cremona, confermando le condanne nei confronti dei vertici aziendali.
Il 4/02/2021 abbiamo presentato la seguente interrogazione per sapere le motivazioni del ritardo nell’attuazione della delibera n°21 del 10 Aprile 2019
Nei giorni scorsi, a seguito di una nostra richiesta in merito, una delegazione del Partito Radicale è stata ricevuta (in remoto) dall’Assessore Simona Pasquali.
Di fronte a quello che sta accadendo è assolutamente necessario che si proceda alla convocazione urgente dell'Osservatorio Tamoil, unico strumento a disposizione per una seria e concreta interlocuzione con la dirigenza Tamoil oltre che occasione per una informazione pubblica e trasparente sui dati ambientali.
Per essere a fianco di medici, infermieri, operatori sanitari e di tutti coloro che sono impegnati in prima linea e per offrire, insieme, un tangibile aiuto a tutte le persone colpite dall’attuale emergenza sanitaria, Tamoil Italia ha donato 100.000 euro a favore dell’Ospedale Sacco di Milano e 100.000 euro a favore dell’Ospedale Maggiore di Cremona.
Cremona in passato è stata capitale del Po per la sua posizione al centro del corso del fiume e per la sua capacità commerciale. Oggi i tempi sono cambiati ma Cremona può aspirare ad un altro tipo di centralità: quella di avere a cuore la salvaguardia e il futuro del fiume più di qualsiasi altro.
Sono intercorsi più di sei anni dalle conclusioni del “tavolo” istituzioni/Tamoil, perché partissero le operazioni di smantellamento di impianti industriali, non più finalizzati al processo produttivo, inutili e forse pericolosi, quanto meno per effetto di quanto si sarebbe appreso dall’auto-denuncia aziendale.
“Mi sembra opportuno puntualizzare, con modestia ,sul caso “Tamoil”e più precisamente sulle medaglie d’oro da attribuire. I politici non colgono spesso la differenza tra la funzione pubblica e quella privata, che, quasi sempre, tendono a sottovalutare.
Occasionata dal contingente spunto, offerto dal proposto riconoscimento a un virtuoso cittadino cremonese, è, come un fiume carsico, riemersa nel focus istituzionale, politico e, soprattutto, mediatico la vicenda Tamoil. Seppur non esattamente con modalità ed intendimenti consigliabili.
Guido Salvini nel corso di un incontro pubblico tenutosi a Cremona il 23 novembre scorso ha dichiarato : “Se non ci fosse stato Gino Ruggeri, se non ci fossero stati i Radicali a Cremona a seguire la vicenda Tamoil e a costituirsi in supplenza di una amministrazione comunale e di un ministero dell'ambiente assolutamente assenti...
La prof. D'Adamo, supportata da un gruppo di suoi studenti che si sono appassionati al racconto della vicenda processuale Tamoil, affiancherà gli avvocati nella redazione dell'atto di citazione che le parti civili dovranno depositare in sede di azione civile presso il Tribunale di Cremona.
Ho consegnato al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa un dossier per sensibilizzarlo sul disastro ambientale della Tamoil, responsabile di aver contaminato la falda acquifera, i suoli cremonesi e il fiume Po.
Portato il caso all'attenzione del Ministero dell'ambiente. Si è concluso in Cassazione il 25 settembre scorso il procedimento contro la raffineria Tamoil di Cremona.
Sabato 20 ottobre la presentazione a Milano con il giudice Guido Salvini. “Morire di petrolio. L'Epilogo – a volte capita che il piccolo Davide riesca a sconfiggere il gigante Golia”.
Ti ricordo che nel corso del lungo iter processuale, conclusosi in Cassazione il 25 settembre scorso con la condanna del principale manager Tamoil per disastro ambientale, è risultato del tutto assente il Ministero dell'ambiente, assenza particolarmente grave e ingiustificata in quanto detto ministero è l'unico ed esclusivo titolare del danno ambientale.