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GAS: TRA UE E RUSSIA E' GUERRA APERTA

| Scritto da Redazione
GAS: TRA UE E RUSSIA E' GUERRA APERTA

Il Presidente russo, Vladimir Putin, nel corso del Summit UE-Russia accusa l'Unione Europea di inciviltà e pretende l'estromissione dei gasdotti di Mosca dalla giurisdizione di Bruxelles. Il Presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, mantiene le criticità in merito a Nordstream e Southstream

 

Europa e Russia hanno interessi energetici diametralmente opposti e il vertice di venerdì, 21 Dicembre lo ha dimostrato, con il Presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, e il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, fermi su posizioni antitetiche.

 

Come riportato alla Reuters, Barroso ha utilizzato il lessico della diplomazia per descrivere le relazioni tra UE e Russia in campo energetico, sottolineando come Bruxelles e Mosca sostengano differenti progetti di gasdotti per garantire la sicurezza energetica al Vecchio Continente.

 

A sua volta, sempre secondo la Reuters, Putin ha descritto come incivile il Terzo Pacchetto Energetico: legge UE varata dal Parlamento Europeo per creare, e liberalizzare, un mercato unico europeo del gas, ed vietare a compagnie monopoliste la gestione congiunta della compravendita dell'oro blu e del trasporto del carburante.

 

La ratio delle parole forti di Putin è legata al Nordstream e al Southstream: due gasdotti progettati rispettivamente sul fondale del Mar Baltico e su quello del Mar Nero per aumentare la dipendenza dell'Europa dal gas della Russia, le cui forniture già coprono il 40% del fabbisogno complessivo UE.

 

Nello specifico, il Nordstream, attivo dal Febbraio 2012, veicola 55 miliardi di metri cubi di gas russo all'anno dalla Russia alla Germania, bypassando Paesi UE politicamente osteggiati da Mosca come Polonia e Stati Baltici.

 

Il Southstream, la cui costruzione è stata avviata lo scorso 7 Dicembre, trasporta 63 Miliardi di metri cubi di gas russo all'anno dalla Russia all'Austria attraverso il fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia e Italia.

 

Come riportato dallo EU Observer, Putin ha preteso dai vertici UE l'estromissione dal Terzo Pacchetto Energetico di Nordstream, Southstream, NEL e OPAL - i due gasdotti che veicolano il gas trasportato dal Nordstream nel cuore dell'Europa Occidentale.

 

Al contrario, la Commissione Europea ha richiesto il rispetto della legge dell'Unione con l'apertura anche a enti terzi della gestione dei gasdotti progettati e controllati dal monopolista statale russo del gas, Gazprom - che è posseduto direttamente dal Cremlino.

 

Continua la guerra dei gasdotti tra Russia e UE

 

Parallelamente al Summit UE-Russia, il monopolista Gazprom ha incontrato i vertici politici dei Paesi in cui è previsto il transito del Southstream per fissare la data di avvio della costruzione del gasdotto.

 

Come riportato da Natural Gas Europe, In Slovenia ed Ungheria lo studio di fattibilità ambientale è a buon punto, mentre in Bulgaria la costruzione del Southstream è stata pianificata per il Giugno 2013.

 

Proprio la Bulgaria è stata al centro della controffensiva dell'UE alla battaglia dei gasdotti lanciata dalla Russia.

 

Sempre venerdì, 21 Dicembre, Il Governo bulgaro ha approvato lo studio di fattibilità ambientale del Nabucco: gasdotto progettato dalla Commissione Europea per importare 30 Miliardi di metri cubi all'anno di gas dall'Azerbaijan per diminuire la dipendenza energetica UE dalla Russia.

 

Un sostegno al Nabucco è stato dato anche dal consorzio deputato alla gestione del giacimento azero Shakh Deniz: il serbatoio del gasdotto dalla verdiana denominazione.

 

Come riportato dall'agenzia Novinite, gli enti energetici del consorzio Shakh Deniz - il colosso azero SOCAR, quello norvegese Statoil, quello britannico British Petroleum, la compagnia francese Total, quella turca TPAO, e la russo-italiana LukAgip - hanno intenzione di rilevare la metà delle azioni del Nabucco.

 

L'operazione garantirebbe la funzionalità del progetto, ancora in fase di progettazione. Un simile passo è stato effettuato dal consorzio Shakh Deniz anche nei confronti del Gasdotto Trans Adriatico - TAP - l'altro gasdotto progettato per veicolare in Europa 21 miliardi di metri cubi di gas azero in Italia dal confine tra Grecia e Turchia attraverso l'Albania.

 

Matteo Cazzulani

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