Una sola è la formula in grado di garantire la salvezza delle banche dai crediti inesigibili ma dispensati a personaggi legati, con formule più meno mafiose, a quell’esercizio del potere che sta conducendo l’Italia alla rovina. In fondo basterebbe istituzionalizzare quanto già accaduto, e con successo per gli interessati. Si tratta di nominare Presidente di ogni banca, o anche Vicepresidente, il padre, la madre, un fratello, una sorella… Meglio se poi si fa intervenire l’amante, di personaggi ben introdotti nelle stanze dei bottoni, trasformate, ormai, in stanze dei bottini.
Basterà che il potente di turno garantisca che il nominato al vertice di ogni banca sia una persona perbene e il gioco è fatto. Poi arrivano le penalità per i piccoli risparmiatori, i gradi investitoti sarebbero avvertiti in tempo utile per mettere i remi in barca; alle lamentele di quei piccoli si risponderà che l’operazione è servita a salvare i posti di lavoro che sarebbero andati perduti senza quelle coraggiose operazioni. Così il potere costituito salva i suoi personaggi, mentre il popolo dei piccoli e medi risparmi di una vita di lavoro vero, pagano la salvezza dei posti di lavoro, peraltro riservati ai soliti raccomandati. Qui mi fermo, perché se continuo rischio di essere censurato.
Rosario Amico Roxas