Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.32

L’Italia, il G20 e le priorità per la COP26 Unfccc: carbon neutrality, adattamento, finanziamento

Guterres: G20, G7 e Ocse devono assumere la leadership e aprire la strada per il successo della COP26 Unfccc di Glasgow

| Scritto da Redazione
L’Italia, il G20 e le priorità per la COP26 Unfccc: carbon neutrality, adattamento, finanziamento

A 9 mesi dalla 26esima conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate changes (COP26 Unfccc) che si terrà in novembre a Glasgow  co-organizzata da Regno Unito e Italia, il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha ricordato che « Il 2021 è un anno cruciale per la lotta al cambiamento climatico. Il mondo resta lontano dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi di restare entro il limite di 1,5 gradi Celsius. E’ per questo che abbiamo bisogno di maggiore ambizione per l’attenuazione, l’adattamento e il finanziamento».

Guterres ha detto che la Global Coalition for Carbon Neutrality deve svilupparsi per coprire più del 90% delle emissioni di gas serra e che questo sarà un obiettivo centrale dell’Onu per quest’anno: «La volontà di raggiungere la carbon neutrality deve diventare la nuova normalità per tutti, dappertutto – per ogni Paese, impresa, città e istituzione finanziaria, così come per so ettori chieve come l’aviazione, il trasporto marittimo, l’industria e l’agricoltura, Tutti gli impegni in favore della carbon neutrality devono essere sostenuti da piani credibili per raggiungerli».

Il capo dell’Onu ha anche ricordato che la necessità di una svolta nell’adattamento e nella resilienza ai cambiamenti climatici «E’ una priorità per tutti noi e per le Nazioni Unite quest’anno. Invito tutti i donatori e tutte le banche multilaterali di sviluppo ad aumentare la quota di finanziamento per l’adattamento e la resilienza ad almeno il 50% del loro sostegno finanziario per il clima» e «G20, Ocse, G7: le principali economie mondiali devono aprire la strada».

Guterres ha insistito sul fatto che i Paesi sviluppati e quelli con una forte crescita economica devono assumere la leadership in termini di ambizione climatica: «Tutti i Paesi devono proporre, al più tardi entro la COP26, Nationally determined contributions (NDC) significativamente più ambiziosi, con obiettivi fissati per il 2030 compatibili con una roadmap che porti alla carbon neutrality».  E ha insistito: «Le grandi economie e i membri del G20 devono indicare la strada”, ha insistito». Un richiamo anche all’Italia, visto che sarà il nostro paese il presidente di turno del G20 in quest’anno cruciale per clima e biodiversità e che, come spiega lo stesso sito internet della presidenza italiana del G20, «Nel 2021 la comunità internazionale sarà chiamata a mostrare coraggio e ambizione per vincere le grandi sfide di oggi: dalla pandemia ai cambiamenti climatici, dal sostegno all’innovazione alla lotta contro povertà e disuguaglianze. Il programma della Presidenza si articola intorno al trinomio People, Planet, Prosperity. Dobbiamo prenderci cura del pianeta e delle persone, assicurando una forte ripresa economica che sia al contempo inclusiva e sostenibile. La Presidenza culminerà nel Vertice dei Leader G20, che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre. La Presidenza italiana e la Commissione europea ospiteranno inoltre, insieme, il G20 Global Health Summit, che avrà luogo a Roma il 21 maggio, al massimo livello, e ci consentirà di affrontare le principali sfide connesse all’emergenza sanitaria».

Tornando a Guterres, ha sottolineato che «Il carbone deve essere gradualmente eliminato entro il 2030 nei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ed entro il 2040 in tutti gli altri Paesi, insieme a una transizione (energetica) giusta» e ha invitato i Paesi sviluppati a «onorare l’impegno assunto più di dieci anni fa e ribadito alla conclusione dell’accordo di Parigi nel 2015, di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno per finanziare il clima a favore dei Paesi in via di sviluppo. Questo deve essere pienamente raggiunto in vista della COP26. Ho pubblicato un rapporto lo scorso dicembre contenente una serie di raccomandazioni su come arrivarci. Conto in particolare sui Paesi del G7 per raggiungere questo obiettivo».

E il capo dell’Onu ha invitato gli Stati membri a non lasciare che il Covid-19 rallenti o ostacoli le discussioni preparatorie della COP26 Unfccc che si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre e che è già stata rinviata di un anno a causa della pandemia. Guterres ha evidenziato «L’importanza dei negoziati nei prossimi mesi affinché il successo di questa conferenza cruciale concretizzi le promesse fatte ai sensi dell’Accordo di Parigi. A causa del Covid-19, è improbabile che il solito programma di riunioni avvenga in presenza. I negoziati preparatori per la COP26 dovranno svolgersi virtualmente. So che non è facile ma è essenziale. Spero che questi negoziati saranno condotti in modo inclusivo e trasparente. Semplicemente, non possiamo permettere che la pandemia ci impedisca di lavorare insieme sulla strada cruciale per Glasgow. Anche se ci saranno delle sfide, dobbiamo adattarci. La posta in gioco è troppo alta per fare altrimenti».

Per questo ha invitato i funzionari dell’Onu in tutto il mondo a rendere disponibili gli uffici e le sedi dell’organizzazione per consentire a tutti i Paesi di partecipare a negoziati virtuali.  E ha concluso che «L’Onu sosterrà questi negoziati in ogni modo possibile per assicurarne il successo».

 
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