Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 02.08

LE STATUE PARLANO | M. Superti

| Scritto da Redazione
LE STATUE PARLANO | M. Superti

Non c’è bisogno di  tirare in ballo le moderne tecniche di comunicazione per capire l’importanza dei messaggi lanciati con tutti i tramiti che si vuole.
Il mondo moderno è pervaso da mezzi di comunicazione inesauribili  nel tempo e nello spazio.
I media più usati sono quelli che arrivano con la velocità della luce ai loro “target”.
I media moderni sono adatti al consumo immediato dell’immagine ed al suo collocamento nella giusta posizione per essere osservata e presa in considerazione.
Ovviamente ne approfittano personaggi che hanno grande o buona disponibilità di mezzi: è sempre stato così.
Da tempo, ma non sempre utilizzata al meglio o da subito, è intervenuta la rete, il famoso web.
Molti personaggi politici hanno capito, dopo qualche esitazione, che anche il web arriva al punto giusto: target preferito i giovani.
I  giovani ,da sempre esclusi da ogni trattativa, sia politica che sindacale, lo hanno capito prima e si sono organizzati.
Hanno aperto dibattiti e  blog ove discutono di tutto , ma si sono sempre trovati di fronte al muro del potere (finanziario e non).
Ora che la politica si interessa a loro ( era ora) cercano in tutti i modi di farsi  sentire.
Sarebbe bene assecondarli prima che prendano altre strade, già pericolosamente percorse in passato.
E allora succede che la vecchia guardia lancia messaggi accattivanti , ma  spesso sbaglia linguaggio.
Morale: non è compresa e spesso viene dileggiata(la vecchia guardia).
Del problema giovani si parla da tempo, ma in passato si è fatto di tutto e di più per attuare provvedimenti a sola difesa del passato e del meno giovane.
In altre parole: le fazioni, anche opposte, ha svolto una politica conservatrice.
Ora , ma solo per capire l’importanza  dei mezzi di comunicazione, non possiamo pensare che il problema sia solo attuale  e moderno.
In passato, anche molto lontano, importanti personaggi della storia, anche prima di diventare famosi ,hanno messo in campo la loro immagine. 
Come hanno fatto  ?
Per capire prendiamo un esempio clamoroso e di fama imperitura.
Cesare Augusto.
Avete letto bene, quello che occupa i libri di storia per pagine e pagine ed ha segnato la nostra gioventù da studenti , a volte inadeguati.
Il Cesare Augusto  che conosciamo è stato il primo imperatore del mondo romano e all’occasione ha mostrato ferocia e determinazione nell’assumere decisioni e comando dell’impero.
Ma quando ha voluto diffondere la sua immagine di uomo politico ha fatto in modo che venissero scolpite statue che lo ritraggono  con  la lorica, ma senza spada in pugno e con il taglio dei capelli un pò sbarazzino , giovanile, quasi inoffensivo.
La mano destra si alza  al cielo e indica la via del bene supremo: la pax augustea.
La mano sinistra, seminascosta , regge lo scettro del potere.
Il potere , a volte, è più efficace se esercitato in modo blando e persuasivo.
I piedi sono scalzi  ed inoffensivi: scalzi non si è marziali.
Il pupo , a lato, si attacca alla veste romana(tunica): si sente protetto.
Altro simbolo : l’ara pacis che ancora oggi possiamo ammirare  a Roma così come la statua di cui abbiamo fatto cenno.
Copie della statua sono state diffuse per tutto l’impero, a suo tempo :  come dire “ potenza del denaro”.
Molte statue  sono ancora “vive e vegete”.
Molto meno lo saranno le immagini ossessionanti di personaggi in voga: fra non molto saranno passate al macero della storia che ingloba anche personaggi di basso profilo etico anche se di alta esposizione mediatica. 
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA   

 

 

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