Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.39

LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: LA NUOVA STRATEGIA DELL’UE

| Scritto da Redazione
LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: LA NUOVA STRATEGIA DELL’UE

 La Commissione europea ha presentato oggi una nuova strategia dell'UE per contrastare la criminalità organizzata, incentrata sul rafforzamento della cooperazione tra autorità di contrasto e autorità giudiziarie, per combattere le strutture della criminalità organizzata e i reati altamente prioritari, eliminare i proventi di reato e apportare una risposta moderna agli sviluppi tecnologici.

I gruppi della criminalità organizzata continuano a svilupparsi ed evolversi, come dimostra il loro rapido adattamento alla pandemia di coronavirus, per esempio attraverso l'aumento della contraffazione dei dispositivi medici e la criminalità online. Quelli attivi in Europa sono coinvolti in una serie di attività criminali, tra cui essenzialmente traffico di stupefacenti, reati organizzati contro il patrimonio, frodi, traffico di migranti e tratta degli esseri umani. Nel 2019 i proventi da attività illecite nei principali mercati criminali rappresentavano l'1 % del PIL dell'UE, pari a 139 miliardi di euro.

La strategia presentata oggi definisce gli strumenti e le misure da sviluppare nei prossimi cinque anni per smantellare il modello operativo e le strutture delle organizzazioni criminali a livello transfrontaliero, sia online che offline.

"Le organizzazioni criminali usano sempre più le nuove tecnologie e colgono ogni occasione utile per ampliare le loro attività illegali online o offline”, ha ricordato Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo. “Recenti casi emblematici come EncroChat hanno messo in luce quanto siano sofisticate le reti della criminalità organizzata. Ciò dimostra l'importanza dei nostri sforzi per contrastare la criminalità organizzata a livello transfrontaliero. La strategia presentata oggi aiuterà a colpire duramente i criminali smantellandone il modello operativo che approfitta della mancanza di coordinamento tra Stati".

Secondo Ylva Johansson, Commissaria per gli Affari interni, "c'è un chiaro bisogno di intensificare la lotta contro i gruppi della criminalità organizzata. Sono una delle maggiori minacce alla nostra sicurezza. Sono altamente professionali e operano a livello transnazionale: il 70 % è attivo in più di tre Stati membri. Si sono adattati rapidamente alla pandemia, posizionandosi online per vendere cure false o inesistenti. Abbiamo già individuato tentativi di truffa nella vendita di oltre un miliardo di dosi di vaccini. La nostra strategia è un programma quinquennale per rafforzare le attività di contrasto europee nell'ambiente fisico e digitale. Con le misure presentate oggi passeremo da una cooperazione di polizia occasionale a partenariati di polizia permanenti e seguiremo le tracce del denaro per identificare i criminali nelle indagini finanziarie".

OBIETTIVI DELLA STRATEGIA

Rafforzare la cooperazione tra autorità di contrasto e autorità giudiziarie. Con un 65% di gruppi criminali attivi nell'UE composto da cittadinanze varie è essenziale disporre di uno scambio effettivo d'informazioni tra autorità di contrasto e autorità giudiziarie in tutta l'UE per una lotta efficace contro la criminalità organizzata. La Commissione intende ampliare, ammodernare e rafforzare i finanziamenti per la piattaforma multidisciplinare europea di lotta alle minacce della criminalità (EMPACT), struttura che dal 2010 riunisce tutte le autorità preposte a livello europeo e nazionale per identificare le minacce prioritarie della criminalità e affrontarle collettivamente. La Commissione proporrà di aggiornare il "quadro Prüm" per lo scambio d'informazioni su DNA, impronte digitali e immatricolazione dei veicoli. Per fare in modo che le autorità di contrasto in tutta l'UE possano cooperare meglio sulla base di un corpus normativo moderno, la Commissione proporrà un codice UE di cooperazione di polizia che sostituirà l'attuale mosaico di differenti strumenti e accordi multilaterali di cooperazione. Raggiungere l'obiettivo di rendere interoperabili i sistemi d'informazione per la gestione della sicurezza, delle frontiere e della migrazione entro il 2023 aiuterà le autorità di contrasto a identificare e lottare meglio contro la frode d'identità, di cui spesso si avvalgono i criminali. Infine, per contrastare al meglio le reti criminali che agiscono sul piano internazionale la Commissione propone oggi anche di avviare i negoziati per un accordo di cooperazione con Interpol.

Sostenere indagini più efficaci per smantellare le strutture della criminalità organizzata concentrandosi su reati specifici e altamente prioritari. Occorre intensificare la cooperazione a livello dell'UE per smantellare le strutture della criminalità organizzata. Per rispondere efficacemente a specifiche tipologie di reati, la Commissione intende riesaminare le norme dell'UE contro i reati ambientali, creare un pacchetto di strumenti dell'UE per contrastare la contraffazione, in particolare dei dispositivi medici, e presentare misure contro il commercio illecito di beni culturali. La Commissione presenta oggi anche una strategia ad hoc per contrastare la tratta di esseri umani.

Garantire che il crimine non paghi. Oltre il 60 % delle reti criminali attive nell'UE agiscono attraverso la corruzione e più dell'80 % utilizzano attività commerciali legittime come facciata per le loro attività, mentre solo l'1 % dei beni di origine illecita viene confiscato. La lotta alla finanza criminale è la chiave per svelare, punire e scoraggiare i reati. La Commissione proporrà di riesaminare il quadro dell'UE sulla confisca dei proventi di reato, sviluppare le norme antiriciclaggio dell'UE, promuovere l'avvio tempestivo delle indagini finanziarie e valutare la regolamentazione anticorruzione dell'UE. Tali misure aiuteranno anche ad evitare l'infiltrazione nell'economia legale.

Avere autorità di contrasto e autorità giudiziarie pronte per l'era digitale. Comunicando online e commettendo reati, i criminali lasciano tracce digitali. L'80 % dei reati presentano una componente digitale; le autorità di contrasto e le autorità giudiziarie hanno bisogno di un rapido accesso agli indizi e alle prove digitali. Devono inoltre avvalersi di tecnologie moderne e di strumenti e competenze che permettano loro di stare al passo con il modus operandi della criminalità moderna. La Commissione esaminerà e definirà possibili orientamenti per la conservazione dei dati e proporrà modalità per permettere un accesso legittimo alle informazioni criptate nel contesto delle indagini e delle azioni penali, a tutela della sicurezza e della riservatezza delle comunicazioni. La Commissione lavorerà inoltre per fornire alle agenzie preposte dell'UE gli strumenti, il know-how e le competenze operative necessarie per condurre indagini digitali. (aise) 

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