Sabato, 07 dicembre 2024 - ore 12.49

Manutenzione dell’auto elettrica: mito o realtà?

La diffusione delle auto elettriche nel mondo è ancora in sviluppo, ma i vantaggi economici di gestione sono davvero notevoli.

| Scritto da Redazione
Manutenzione dell’auto elettrica: mito o realtà? Manutenzione dell’auto elettrica: mito o realtà?

Una recente ricerca dell’IFA, l’Istituto tedesco per la ricerca automotive, congiuntamente all’Università di Università di Nürtingen-Geislingen, ha dimostrato che il possesso di un’auto elettrica può comportare un risparmio di almeno il 35% nella spesa di acquisto dei pezzi di ricambio e di manutenzione, rispetto a una vettura a carburante.
 

Comparando flotte aziendali costituite da auto a combustione interna e altre da mezzi elettrici, e utilizzando come variabile di raffronto, una vita operativa di otto anni e 8000 km percorsi annualmente da ogni mezzo, la spesa media di manutenzione per le prime risulta essere 3.650 Euro complessive, a fronte di 2.350 Euro spesi in parti di ricambio e manodopera per la loro sostituzione per le auto elettriche.

 

Un evidente vantaggio economico

Il maggiore costo di acquisto di un’auto elettrica sembra pertanto venire ampiamente ammortizzato nel corso degli anni, anche se si tiene soltanto conto della manutenzione ordinaria e dei tagliandi programmati. A questo vantaggio si aggiunge
 

  • » la contenutissima spesa per il rifornimento, di pochi Euro giornalieri per una ricarica completa delle batterie;
  • » una manutenzione straordinaria meno dispendiosa;
  • » l’esenzione dal bollo auto per i primi 5 anni;
  • » la possibilità di ottenere una copertura assicurativa scontata del 50%;
  • » la possibilità di detrazione fiscale sulla spesa di acquisto e installazione della colonnina di ricarica rapida;
  • » la possibilità, in molti comuni italiani, di parcheggiare gratuitamente negli spazi a pagamento;
  • » e tutta una serie di evidenti vantaggi ‘sociali’, tipo accesso in ZTL e riduzione dell’ inquinamento atmosferico e acustico;


Tirando la somma al termine di questo lungo elenco, l’auto elettrica sembra davvero mostrare più vantaggi che svantaggi, anche considerando che a mano a mano che la tecnologia elettrica progredisce, anche le prestazioni e l’autonomia aumentano progressivamente, trasformando il comparto automotive, elettrico e ibrido, in un settore decisamente sempre più competitivo nei confronti del tradizionale mezzo con motore a scoppio.

 

In cosa consiste veramente la manutenzione dell’auto elettrica?

Se noi consultiamo grandi negozi online di pezzi di ricambio di automobili tradizionali, ci stupiremo dell’enorme quantità di referenze presenti nei loro cataloghi. Un’auto a combustione interna presenta centinaia di parti soggette a fortissima usura: pensiamo soltanto al motore, talvolta costituito da migliaia di elementi in continuo movimento a temperature elevatissime, ma anche ad altri settori della meccanica automobilistica: cinghia di distribuzione, pastiglie e dischi dei freni, liquido refrigeranti, radiatore, coppa dell’olio, olio motore, cuffie, frizione, alternatore, candele, motorino di avviamento, pompa dell’olio, pompa della benzina e dell’acqua, marmitta, e davvero mille altre parti che sono sicuramente prerogativa di un’auto mossa da combustione interna.
 

E l’auto elettrica invece? Quali sono le sue parti di ricambio più soggette a usura che richiedono la sostituzione regolare? Si fa prima a dire cosa non possiede l’auto elettrica che a elencare cosa un’auto elettrica, o ibrida, possiede.
 

  • » L’auto elettrica sviluppa una piccolissima quantità di calore, pertanto non richiede sistemi lubrificanti o di raffreddamento e fluidi relativi circolanti da sostituire periodicamente;
  • » Il consumo delle pastiglie dei freni è quasi insistente, in quanto la stessa energia sviluppata in frenata viene convogliata e recuperata;
  • » Il sistema di trasmissione del movimento è molto più semplice rispetto a un mezzo a combustione, al pari della semplicità del propulsore stesso, costruito con un numero infinitamente minore di parti;
  • » Non possiede sistemi di cinghie servizi e di trasmissione dei movimenti ai vari comparti del motore.


L’auto elettrica avrà allora il consumo degli pneumatici da verificare costantemente, esattamente come un qualsiasi mezzo di trasporto, il livello del liquido tergivetro da sottoporre a costante controllo, un comparto elettronico senza dubbio sofisticato che richiede attenzioni specialistiche e una programmazione dei tagliandi da rispettare con cura. Tutto qui.

 

Il lato dolente dell’auto elettrica

Come per ogni cosa in natura in cui ad ogni pro esiste un contro, anche l’auto elettrica presenta un lato oscuro, ovvero quello delle batterie: grandi, pesanti, limitate nella carica e soprattutto costose. Sembra cioè che la tecnologia non riesca ancora a trovare una soluzione a questa ingombrante variabile, e chieda aiuto a più sbrigative soluzioni di marketing per farvi fronte, come noleggi e promozioni.
 

Renault, ad esempio, per abbattere i costi di acquisto dell’auto elettrica propone in alcuni suoi modelli la vendita del mezzo privo di accumulatori, da noleggiare in seguito e sostituire al loro esaurimento.
 

Sono soluzioni estemporanee e provvisorie, queste, a uno spinoso problema che paradossalmente sembra non trovare ancora una soddisfacente conclusione.
 

Nel frattempo rimaniamo in bilico fra le nostre tradizionali sostituzioni di pezzi di ricambio su auto a combustione e innovazione tecnologica in continuo divenire.

 

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