È stato firmato nei giorni scorsi il protocollo d’intesa tra il Politecnico di Torino e il World Food Programme (WFP), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare, nonché la più grande organizzazione umanitaria del mondo, per attivare il monitoraggio dei danni da calamità naturali.
L’accordo – spiega l’ateneo piemontese – rientra nel campo della cooperazione internazionale e della ricerca, e si pone come obbiettivo di promuovere lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale che, utilizzando le immagini fotografiche acquisite dai droni, permettano di generare una mappa dei danni occorsi agli edifici in seguito a calamità naturali, quali uragani e terremoti.
Il Politecnico è oggi uno tra i primi atenei in Italia a prevedere non solo un programma didattico onnicomprensivo per l’impiego dei droni a scopo professionalizzante, ma anche il loro impiego in attività di supporto umanitario già in parte sviluppato all’interno del progetto UP4DREAM.
A seguito dell’esperienza del gruppo di Geomatica del Politecnico, che ha visto l’ampio impiego dei droni per il rilievo delle aree colpite dal sisma in centro Italia del 2016, i professori Filiberto Chiabrando del Dipartimento di Architettura e Design, e Andrea Lingua del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture, con il supporto di Alessio Calantropio dottorando in Beni Architettonici e Paesaggistici hanno avviato un’importante collaborazione con l’IT Emergency Preparedness and Response (TECF) team del WFP, con l’obiettivo di applicare tecnologie innovative per le attività di Building Damage Assessment.
“In passato bisognava indicare al computer i criteri o le regole per identificare un oggetto, in quel modo era necessario creare un nuovo algoritmo ogni qualvolta bisognava riconoscere un oggetto differente. Oggi invece grazie all’Intelligenza Artificiale, una macchina può determinare queste regole da sola, osservando la natura dei dati a sua disposizione” spiega Marco Codastefano, Data Scientist impegnato nello sviluppo di algoritmi di Machine Learning presso la TEC division del WFP.
“La collaborazione con il WFP porterà certamente a sviluppi interessanti sia nel campo della cooperazione internazionale sia a livello nazionale in attività legate all’utilizzo di droni non solo per la gestione delle emergenze ma anche per il rilievo e monitoraggio dell’ambiente naturale e costruito” afferma Filiberto Chiabrando.
“Dalle prime sperimentazioni sull’uso degli algoritmi sviluppati sono emersi risultati interessanti sui dati relativi al sisma in centro Italia. In questo momento stiamo lavorando al miglioramento delle performance del modello di Deep Leraning utilizzato”, aggiunge Alessio Calantropio.
Andrea Lingua conclude dichiarando che “le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale in sinergia con la fotogrammetria da drone e le tecniche della Geomatica ci permettono di fornire informazioni cruciali in contesti emergenziali e l’adozione di tecnologie innovative è un passo necessario da intraprendere, per migliorare la risposta all’emergenza non solo nel nostro Paese, ma a livello globale”. (aise)
MONITORARE I DANNI DA CALAMITÀ NATURALI: PROTOCOLLO DI INTESA TRA POLITECNICO DI TORINO E WORLD FOOD PROGRAMME
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