Pochissimi riescono risparmiare. Il mattone non è più l'investimento sicuro per eccellenza , si preferisce mantenere i propri risparmi liquidi o destinarli a forme ritenute meno a rischio come titoli di stato o libretti postali. Gli immobili, a seguito dell'indagine Acri-Ipsos, rimangono l'investimento ideale solo per il 35% contro il 70% del 2006. Vi è un’eccedenza di costruito e di bassa qualità ,che ha reso il settore illiquido. Se arriva un’offerta di vendita nel mercato, e già ci sono le prime avvisaglie , i prezzi sono destinati a diminuire così rapidamente da essere inferiori al costo di costruzione, con relativa perdita di capitale .
La voglia di risparmiare aumenta ma diminuisce chi riesce effettivamente a farlo. Solo uno su tre è riuscito ad accumulare qualcosa mentre gli altri o spendono tutti i guadagni o attingono a quanto accumulato in passato, mentre molti chiedono denaro a debito per arrivare a fine mese.
Gli italiani ritengono l'attuale crisi molto grave e ancora lunga e decresce la fiducia per il futuro dell'Italia . La quasi totalità ritiene che la crisi sia assai grave e più di 3 su 4 si attendono che duri altri 2-3 anni. E si guarda al futuro con incertitudine, vista la durezza del momento attuale. A livello complessivo la maggioranza è pessimista , contro un 45% di ottimisti . Per riempire il bicchiere vi è la necessità di investire nelle Piccole Medie Imprese , creare lavoro, sviluppo. Investire nelle nanotecnologie , nell’innovazione. Continuare a congelare il futuro nel mattone e nelle infrastrutture, visto i notevoli investimenti che si bloccano per numerosi anni o anche per sempre, è sbagliato e pregiudica l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
PARMALAT-CIRIO-BOND ARGENTINA………… seguono gli IMMOBILI?
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