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Pavia città criminale: intimidazioni a chi non sta al suo posto | Alessandro Lucia

| Scritto da Redazione
Pavia città criminale: intimidazioni a chi non sta al suo posto |  Alessandro Lucia

Pavia, 14 novembre 2012. Sul portone dello studio dell'avvocato Franco Maurici spuntano due inquietanti croci nere, il cognome dell'avvocato e della figlia cancellati con lo spray dalla targa sul muro.
Solo quattro giorni dopo, le croci nere rispuntano. Una chiara intimidazione che odora ampiamente di mafia all'avvocato, noto a Pavia per le sue battaglie legali contro la cementificazione e la speculazione edilizia, come le residenze di Green Campus e Punta Est , o la questione del centro commerciale di Borgarello.

Sempre a Pavia, il 15 dicembre l'auto del consigliere comunale Walter Veltri viene trovata in fiamme per quello che si appurerà essere stato un atto doloso: qualcuno voleva evidentemente lanciare un segnale a Veltri, esponente di “Insieme per Pavia”, gruppo politico al quale per altro è vicino anche l'avvocato Maurici, e dal quale nei mesi passati sono stati sferrati pesanti attacchi alla giunta per quanto riguarda PGT (Piano di governo del territorio) e altri provvedimenti edilizi.

Passano due giorni, e un altro caso misterioso scuote Pavia. Il blogger Giovanni Giovannetti trova la sua abitazione completamente a soqquadro. Qualcuno, entrando da una finestra, ha rovistato in tutte le camere fuggendo però senza rubare nulla. Sia che cercassero qualcosa, che abbiano “solo” voluto lasciare un messaggio, resta il fatto che Giovannetti, anch'egli vicino a Insieme per Pavia e costantemente in prima linea nelle battaglie su urbanistica e criminalità pavese, è la terza vittima di fatti quantomeno inquietanti in meno di un mese.

Se non dovesse essere abbastanza, pochi giorni dopo la macchina di Davide Ottini, consigliere PD e membro della commissione antimafia viene forzata e derubata di una valigetta con il Pc contenente appunto i verbali della commissione antimafia.

Per ultimo, ancora Giovannetti è vittima di un atto incredibilmente grave: qualcuno (uno o più persone) si introducono in casa sua dando alle fiamme lo scantinato. Forse cercavano dei documenti scomodi, o forse volevano solo segnalargli che non si può sentire al sicuro neanche a casa se continua a ficcare il naso in affari troppo più grandi di lui (ricordiamo che fu Giovannetti a presentare in procura le carte che fecero scattare le indagini su Punta Est).

Che cosa sta succedendo a Pavia? Come mai chi tenta di fare chiarezza sulle speculazioni edilizie subisce queste minacce? Con che faccia ancora importanti politici locali continueranno a dire che Pavia è un'isola felice in mezzo alle infiltrazioni mafiose al nord?

Mentre ascoltiamo il silenzio delle istituzioni pavesi, esprimiamo piena solidarietà a Maurici, Giovannetti, Ottini e Veltri. Senza se e senza ma.

Alessandro Lucia

Per chi volesse saperne di più sul caso Punta Est e sui torbidi affari pavesi, consiglio questo articolo (e tutti gli altri) di Giovanni Giovannetti, autore del blog http://sconfinamento.wordpress.com

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