''La Repubblica” nella sua versione on line ha aperto un sondaggio su “I temi della sinistra”, proponendone alcuni probabilmente unificanti per uno schieramento in pericoloso sfilacciamento. Qui di seguito quelli offerti ai lettori tra cui sceglierne non più di tre: Lotta alla disoccupazione, Lotta alla precarietà, Lotta alla povertà , Equità fiscale, Accoglienza migranti, Politiche della sicurezza, Estensione dei diritti civili, Sostegno ai giovani, Sostegno alla parità di genere, Integrazione europea, Investimenti in formazione e ricerca.
Seguo dal primo giorno della sua nascita, 14 gennaio del ’76, “la Repubblica” (ho tutti i suoi cd dal 1985 al 2000) e mai come ora mi sento deluso ed irritato. Una testata come questa non può essere stata fagocitata dalla miopia della cultura politica corrente. Come Trump, ritiene cioè che la più grande minaccia al pianeta entro la fine di questo secolo, ovvero la sua estinzione, sia più o meno un gioco da play station, diversamente da quello che hanno valutato i governi che in soli 11 mesi hanno ratificato l’Accordo di Parigi (per il Protocollo di Kyoto ci erano voluti otto anni). Oppure che con qualche magia in qualche anno sia possibile rimettere tutto a posto, mentre ciò che, cominciando da subito e con determinazione, potrà soltanto essere rallentato è il ritmo di crescita dell’aumento delle temperature medie. Un brutto segnale che viene dalla cultura riformista per il mantenimento di un accettabile livello della qualità della vita per il futuro delle giovani generazioni.
Benito Fiori (Cremona)
N.B. Cari amici, mi permetto informarvi dell’iniziativa, di cui mi assumo tutte le responsabilità, che ho preso per protestare con il giornale “la Repubblica” contro quella che ho chiamato “miopia” della politica, visto che appare solo attenta ai problemi del momento e del tutto assente sui fondamentali della qualità della vita, qual è ad esempio l’habitat minacciato da fattori naturali, quali siccità, desertificazione, “bombe d’acqua” e trombe d’aria. Quasi che siano invece elementi di un grande gioco o causati dal solito destino “cinico e baro”.