Riforma della giustizia vuol dire ridurre i tempi |Vincenzo Montuori (CR)
Adesso si vuole riprendere in mano la riforma della giustizia , in sonno da alcuni mesi, e si intende cominciare dal sistema di elezione del consiglio superiore della magistratura: io sono un profano ma posso avanzare sommessamente un'osservazione? Sono un cittadino comune e sinceramente della elezione del CSM mi frega poco o nulla e, come me, penso a tanti.
Per me riforma vuol dire accelerare i tempi della giustizia penale, civile, amministrativa, non dover assistere a sentenze della Cassazione che dopo 10 anni azzerano le decisioni dei precedenti gradi di giudizio, non dover inseguire sentenze dei TAR che sullo stesso oggetto danno dieci interpretazioni diverse, non dover trascinarsi da una sentenza all'altra, non riuscire a trovare il bandolo della matassa di certe vicende su cui non si riesce a dire una parola definitiva (due esempi: la strage di p.za della Loggia e quella della stazione di Bologna). Ecco, sono queste le riforme che avrebbero un significato per la gente comune; e invece si parte sempre dal tetto e non dalle fondamenta.
fonte pag FB di Montuori