Il presidente della Toscana ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte per richiedere attenzione sulla necessità di far ripartire i settori toscani che esportano una rilevante quota della produzione. Si tratta di circa tremila imprese con oltre il 25% di fatturato realizzato sui mercati internazionali: impiegano quasi 90mila addetti e generano circa un terzo del Pil regionale, 33 miliardi di euro l’anno. I settori, oltre a quelli già oggi considerati essenziali sono moda, oreficeria, produzione di macchinari, impianti e mezzi di trasporto, yacht e navi compresi, marmo e ceramica. «L’export della Toscana - scrive - è stato alla base della capacità di reazione alle ultime crisi economiche», ma il problema ora è che all’estero si continua a lavorare: il rischio è perdere elevate quote di mercato difficili da recuperare se si protrae la chiusura. Da qui la richiesta di riaprire, con «procedure di sicurezza restrittive, messe a punto con un confronto con le forze sociali e previste in un’ordinanza appena firmata».
Rossi a Conte: ''Riaprire ditte più vocate all’export''
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