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S’brent! briderlekh, s’brent! (“Brucia! fratello, brucia” riferito al Ghetto di Varsavia)

| Scritto da Redazione
S’brent! briderlekh, s’brent! (“Brucia! fratello, brucia” riferito al Ghetto di Varsavia)

Spettacolo organizzato nell’ambito delle iniziative per la “GIORNATA della MEMORIA 2012” dall'Associazione La Conta, in collaborazione e con il contributo del Consiglio di Zona 1 del Comune di Milano

Alle ore 21,00 di sabato 4/2/2012, con ingresso libero e gratuito, al CAM (ex CTS) Garibaldi, Corso Garibaldi 27/A, come indicato nel volantino che riportiamo di seguito.

In particolare parteciperanno alla serata due attori-cantanti, Paola D’Alessandro e Lorenzo Castelluccio ed un fisarmonicista, Gianpietro Marazza, che attraverso letture sceniche, testimonianze, musiche e canti ci riportano nel cuore della Shoah partendo da un epoca molto lontana, dalla cacciata degli ebrei nel 1492 dalla Spagna e arrivando all’orribile sterminio del secolo scorso. Un destino che non risparmiò altre minoranze tra le quali, quella del popolo Rom.

Lo spettacolo S’BRENT! BRIDERLEKH, S’BRENT! Il 27 gennaio del 1945 le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi e il mondo conobbe quell’inferno, lo sterminio in tutta la sua realtà: la “SHOAH”, parola ebraica che significa catastrofe, genocidio. Ma questa storia ha lontani precedenti perché da sempre gli ebrei sono stati perseguitati, cacciati o emarginati.

Oggi vogliamo ricordare e commemorare con le voci, le musiche ed i canti di chi ha sofferto, di chi non c’è più, non dimenticando anche altre minoranze unite dallo stesso destino di morte.

Due attori - cantanti e un fisarmonicista, attraverso letture sceniche, testimonianze e musiche tratte dal repertorio Klezmer e Tzigano, ci portano nel cuore della Shoah partendo da un’ epoca molto lontana, quella della cacciata degli ebrei nel 1492 dalla Spagna, e arrivando all’orribile sterminio del secolo scorso.

Lorenzo Castelluccio è un attore e cantante diplomatosi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dotato di una preparazione variegata che comprende l’espressione corporea e vocale (diploma di baritono conseguito nel 1994 presso il Conservatorio G. Verdi di Milano).

La sua preparazione poliedrica lo ha portato ad annoverare, nella sua pluriennale esperienza, numerose collaborazioni in ambito teatrale e lirico, oltreché nel cinema e nella televisione.

Degno di nota il suo debutto in qualità di attore, nel 1980 a Milano, nel musical “Sogno di una notte di mezz’estate” con la regia di G. Salvatores; a ciò si aggiungono le due stagioni teatrali con la compagnia di P. Poli (fra cui lo spettacolo “Magnificat”).

Nel campo dell’opera lirica ha cantato in importanti teatri italiani (Teatro alla Scala di Milano, nell’ambito di spettacoli sulla Scapigliatura milanese a cura di F. Crivelli, Teatro S. Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo).

Di rilievo anche la sua partecipazione come co-protagonista ne “Il Malato Immaginario" di Moliére rappresentato con successo al Teatro Leonardo da Vinci di Milano con la compagnia Quelli di Grock.

Si segnalano inoltre le letture tratte dall’Iliade, nella stagione 2007-2008 presso il Teatro Nuovo di Milano, cui seguiranno analoghe letture dall’Odissea, nella stagione 2008-2009, presso il medesimo teatro.

Parallelamente all’attività artistica, Castelluccio svolge da anni attività didattica in ambito teatrale e musicale, oltreché in qualità di formatore per teatro di impresa ed open mind (tecniche di comunicazione, public speaking).

Paola D'Alessandro ha studiato canto lirico con Anatoli Goussev, Roberto Balconi e Annamaria Castiglioni. Si è diplomata in Canto presso l'Istituto Musicale Pareggiato Vittadini di Pavia sotto la guida di Doina Dinu Palade. Attualmente frequenta il Biennio Accademico presso lo stesso Istituto.

Collabora come corista in diversi gruppi corali milanesi quali il Coro della Ueco di Gilberto Jimenez, l'Ensemble Fantazyas di Roberto Balconi e Le Voci di S.Fedele di Franco Monego.

Come solista spazia dal repertorio barocco e cameristico a quello operistico del primo ‘800, affiancando il canto della tradizione popolare Spagnola, Klezmer e dell'Est Europa.

Gianpietro Marazza - Dopo aver conseguito a Milano il diploma di fisarmonica, si è diplomato in chitarra presso il Conservatorio di Piacenza e ha poi continuato gli studi di pianoforte e composizione.

Ha pubblicato più di un centinaio di brani per fisarmonica e una trentina di composizioni per chitarra (metodi, raccolte, brani vari) editi dalle più importanti case editrici (Ricordi, Carish, WEA.

Ha scritto commenti musicali per la Rai TV, colonne sonore per cinema e teatro, e composto per diversi strumenti (pianoforte, oboe, violino, vari gruppi strumentali).

Vincitore del premio di chitarra classica Città di Milano, ha svolto attività concertistica come solista e in diverse formazioni orchestrali, tra cui l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Nel 1991 ha iniziato a collaborare con Moni Ovadia effettuando, insieme a Maurizio Dehò, la ricerca musicale e l' elaborazione dei brani per lo spettacolo Golem di Daniele Abbado, rappresentato con successo in Italia e in numerose piazze internazionali.

Seguiranno, sempre con Moni Ovadia e la Theaterorchestra, le collaborazioni per il C.R.T. Artificio e il Piccolo Teatro di Milano nei successivi spettacoli: Cabaret Yiddish, Oylem Goylem, Dybbuk (1995), Taibele e il suo Demone, con Pamela Villoresi, Madre Coraggio di Sarajevo, ideato da Giorgio Strehler con Giulia Lazzarini, Ballata di Fine Millennio (1997), ai quali ha partecipato come interprete, e soprattutto firmando gli arrangiamenti della maggior parte della musiche eseguite dalla Theaterorchestra.

Nel ‘99 ha co-firmato l’arrangiamento musicale dello spettacolo di Moni Ovadia Mame Mamele Mama Mame Mamma Mamà.

Tra le molte composizioni per il teatro, ricordiamo ancora le musiche, eseguite dal vivo, per lo spettacolo Decameron delle Donne, regia di D. Massimilla, andato in scena al Teatro Verdi di Milano e La Nave dei Folli, per la stessa regia, presentato alla Società Umanitaria e al Carcere di S. Vittore (Milano); L’Opera Incompiuta di Franco Milone; La la la - Quand’on est dans la merde jusqu’au cou, il ne reste plus qu’à chanter, recital sulla canzone francese presentato in duo con Benedetta Laurà; e le musiche per lo spettacolo teatrale Boxando Boxando... di Angelo Lamberti per la regia di Mattia Sebastiano, in programmazione al Teatro Arsenale di Milano dal 30 gennaio all’ 11 febbraio 2001, con l’esibizione in scena del Rhapsodija Trio. Da diversi anni si dedica all’insegnamento della fisarmonica ed è considerato uno dei più importanti musicisti di detto strumento.

 

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