Domenica, 28 aprile 2024 - ore 01.27

SHALE: L'INDIA RALLENTA MALGRADO IL POTENZIALE

| Scritto da Redazione
SHALE: L'INDIA RALLENTA MALGRADO IL POTENZIALE

 

Il Governo indiano ha posticipato la concessione di licenze per lo sfruttamento di gas non convenzionale. Compagnie nazionali, e pochi enti internazionali, coinvolti nel progetto

 

Una potenza emergente che ritarda lo sviluppo delle proprie risorse energetiche. Nella giornata di mercoledì, 14 Agosto, l'India ha posticipato la concessione di licenze per lo sfruttamento del gas shale.

 

Come riportato dalla Reuters, i beneficiari del provvedimento rimarranno la compagnia Oil and Natural Gas Corp e Oil India, così come finora preventivato, mentre altri enti interessati sono la British Gas, la Cairn India e la Reliance Industries.

 

Le motivazioni del ritardo sono legate alla mancanza di infrastrutture e fondi adeguati per avviare l'operazione di sfruttamento dello shale sul territorio indiano.

 

Inoltre, a rendere più difficile la situazione è l'assenza di una legislazione che concede alle compagnie non indiane equa compartecipazione nei progetti energetici.

 

In forse l'intesa con gli USA

 

L'India, uno dei principali partner degli Stati Uniti d'America nello sfruttamento dello shale, ha firmato pre-contratti per l'importazione di gas non convenzionale USA.

 

Con l'avvio dello sfruttamento delle proprie riserve di shale, l'India, che secondo le stime EIA possiede una riserva di 96 Trilioni di Piedi Cubi di gas non convenzionale, potrebbe soddisfare il suo fabbisogno per i prossimi 26 anni.

 

L'emancipazione energetica dell'India potrebbe avere ripercussioni nella geopolitica asiatica e mondiale, con l'ascesa di una nuova potenza pronta a concorrere con altri giganti mondiali del gas come USA e Russia.

 

Matteo Cazzulani

 

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