E' scattata la tregua di sette giorni in Siria, faticosamente concordata da Washington e Mosca. Il regime del presidente Bashar al Assad ha annunciato l'entrata in vigore del cessate-il-fuoco in tutto il Paese, precisando che le sue forze risponderanno "con decisione" a qualunque violazione.
Il ministero della Difesa russo ha chiesto all'Esercito libero siriano di non combattere più contro le unità curde nel rispetto del cessate il fuoco. Mosca ha precisato che continueranno i raid aerei contro i jihadisti del sedicente Stato Islamico e contro i miliziani legati ad al-Qaeda. Verrà inoltre allestito un centro per coordinare le azioni di Mosca e Washington nella lotta al terrorismo in Siria. L'applicazione della tregua sarà monitorata con l'uso di droni.
Le trattative tra i rappresentanti del governo siriano e l'opposizione potrebbero cominciare agli inizi di ottobre. Lo ha precisato il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov. "Probabilmente all'inizio di ottobre de Mistura inviterà tutti", ha detto Bogdanov a Ria Novosti, che è anche rappresentante speciale presidenziale per il Medio Oriente e l'Africa. L'ultimo round di colloqui intra-siriani ha avuto luogo a Ginevra il 13-27 aprile.