La causa intentata dalla Slovacchia per quanto riguarda le quote di trasferimento obbligatorie dei rifugiati tra gli Stati membri dell’UE sarà decisa entro la fine dell’anno. Così ha detto martedì il presidente della Corte europea di giustizia Koen Lenaerts durante una visita alla Corte Suprema slovacca. Non sarà dunque una questione di anni, ma di mesi. «Si dovrebbe chiudere al massimo in 12 mesi», ha detto. La causa è stata registrata presso il tribunale del Lussemburgo il 3 dicembre 2015, e in questa fase gli Stati membri hanno il tempo per fare i propri commenti sul caso, ciascuno Stato nella propria lingua, il che significa «che queste annotazioni devono essere tradotte, il che prende un po’ di tempo», ha spiegato Lenaerts.
Con il suo ricorso la Slovacchia chiede che la Corte europea di giustizia dichiari la nullità della decisione del Consiglio dell’Unione europea di trasferire i rifugiati provenienti da Italia e Grecia ad altri paesi dell’UE sulla base di un principio di quote. La Slovacchia chiede anche che le spese processuali siano addebitate allo stesso Consiglio dell’UE.
La decisione, presa a un Consiglio dei ministri degli interni, ha visto i ministri di Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania votare contro, mentre la Finlandia si è astenuta. Anche l’Ungheria ha intentato una causa per sulla questione.
Fonte: Buongiorno Slovacchia