Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 13.23

Troppe barche sotto costa a Capri, il Comune mette boe e barriere

Primo passo per l’istituzione dell’Area marina protetta e per salvaguardare habitat e coste dall’ancoraggio selvaggio

| Scritto da Redazione
Troppe barche sotto costa a Capri, il Comune mette boe e barriere

Il Comune di Capri ha dato il via al posizionamento di boe a 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalle coste a picco. nel tratto di mare compreso fra i Faraglioni e Marina Piccola. Boe e barriere galleggianti segneranno i limiti entro i quali si potrà gettare l’ancora con la barca per una sosta o un tuffo nelle acque dell’isola.

Si tratta dell’applicazione di quanto approvato l’8 luglio dalla  Giunta Comunale di Capri, su proposta dell’Assessore all’istituzione dell’Area Marina Protetta, Paola Mazzinail  “Progetto di utilizzo e fruizione delle Aree demaniali marittime del Comune di Capri” che ha preso avvio nel novembre 2020 e che sottolinea l’Amministrazione caprese «Rappresenta un primo passo per la realizzazione della istituenda Area Marina protetta dell’Isola di Capri».

Il documento è stato predisposto dall’esperta ambientale Floriana Di Stefano su richiesta dell’Amministrazione comunale e si basa su uno studio per fronteggiare la situazione di sovraffollamento intorno all’Isola di Capri di imbarcazioni e natanti che  sottolineano in Comune «Nel corso degli anni è progressivamente peggiorata fino a rappresentare un concreto pericolo ambientale. In particolare, una delle principali criticità si individua nella baia di Marina piccola a causa dell’elevato flusso di unità navali che affollano la zona è che rappresenta la causa di problematiche quali la sicurezza e l’incolumità per la balneazione, come anche l’utilizzo e la fruizione della zona».

Il progetto approvato prevede: l’individuazione e la perimetrazione delle zone caduta massi come da ordinanze della Capitaneria di porto; l’individuazione di corridoi di lancio utili all’accesso nei campi boe previsti dal Piano boe comunale del 2008; l’individuazione di corridoi di lancio utili all’accesso nei vari moli in concessione, nonché, di servizio ai campi boe; l’individuazione di un corridoio di lancio utile allo sbarco ed imbarco all’’approdo dello Scoglio delle sirene e ai campi boe limitrofi; l’individuazione di una barriera di balneazione dal Faraglione di terra a Punta Mulo».

L’assessore Mazzina ha riciordato che «L’istituzione dell’Area Marina protetta nell’Isola di Capri è la mission principale del mio Assessorato su cui ho puntato sin da quando ha preso avvio questa consiliatura. Con i nostri cittadini ho assunto l’impegno di mettere in campo tutte le azioni necessarie per preservare il nostro habitat naturale del mare e delle coste, bene comune che va tutelato con convinzione a garanzia anche e soprattutto delle future generazioni».

Legambiente Isola di Capri ha commentato: «Oggi, frutto di mesi di lavori. si tende a mettere in cantiere un programma per mettere un minimo di ordine nella nostra Baia di Marina Piccola, è solo un primo passo, perché il decisivo è indubbiamente avere totalmente il controllo e la difesa della costa attraverso l’Area Marina Protetta. Permetteteci qui di indicare a tutti la rarità nella storia politica isolana di un assessorato ad hoc per tale ente in istituzione, e che con non poche difficoltà l’iter va avanti per ridare al mare di Capri la degna importanza che deve avere. Non vogliamo far parte di chi stando a guardare sentenzia, la nostra storia associativa è fatta di volontariato attivo e di rimboccarci le maniche e collaborare fiduciosi (come lo siamo stati in anni poco appaganti, tra perimetrazioni fasulle e tanto altro) in chi sta cercando in tutti i modi di apportare col proprio impegno le migliori condizioni per l’Isola tanto agognate da chi ha a cuore Capri. Un invito a tutti affinché si possa tutti insieme camminare verso traguardi non del domani, ma dell’oggi. Ieri raccontavamo l’orizzonte, come qualcosa di lontano, questo ci ha fatto camminare molto ed oggi viviamo nuovi paesaggi, ma li dobbiamo guardare tutti assieme, perché il benessere di un luogo è sempre un discorso collettivo! Avanti ancora!»

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