La creatività può esaurirsi nel momento in cui si manifesta una sensazione di distacco e una mancanza di interesse per il lavoro da svolgere e questa condizione è più faticosa per i creativi che sono in genere appassionati dalla propria attività lavorativa.
Prendiamo ad esempio un creativo che ha molti progetti da completare, deve fare delle modifiche all’ultimo minuto per un cliente e si ritrova un mucchio di e-mail a cui deve rispondere in giornata. D’altro lato deve rifiutare un progetto interessante per poter incassare a breve termine, dopo il completamento di progetti non proprio in linea con le sue previsioni. Il primo stadio di burnout è il rifiuto della situazione di difficoltà. Affrontare gli impegni lavorativi diventa una sfida insormontabile, può emergere insoddisfazione per la propria professione e per il tempo dato interamente al lavoro, non compensato da una giusta remunerazione.
Cause del burnout
Il burnout non è una reazione a un evento, si esplicita dopo un lungo periodo di stress e di sovraccarico mentale. I fattori per cui si insinua lo stress nella vita quotidiana possono essere differenti e non sono gli stessi per ogni creativo. Se si è in una fase di ridotta produttività, è utile capire quali siano i motivi e un test gratuito sul burnout chiarisce questo aspetto psicologico. Il centro medico Serenis che riunisce centinaia di psicoterapeuti e di psicoterapeute nella sua piattaforma online, propone un test validato scientificamente. In questo modo si può decidere se risolvere le difficoltà legate al lavoro con il supporto di un terapeuta specializzato in casi di burnout.
I fattori che possono nel tempo condurre al burnout sono associati a uno squilibrio fra vita personale e professionale. Una persona eccessivamente perfezionista può subire le conseguenze di un forte carico di lavoro che è anche difficilmente gestibile se ci sono livelli elevati di aspettative verso di sé. Il tempo da riservare all’attività supererà di gran lunga il tempo libero con una riduzione dell’efficienza per la mancanza di riposo. Inoltre il fatto di non avere un controllo sul programma di lavoro in termini di ore da dare alla propria professione, comporta un calo della motivazione. L’insoddisfazione genera esaurimento, quindi prima di decidere di accettare un progetto da un cliente bisogna valutare tutti i punti di vista quali l’aspetto finanziario, il rapporto con il cliente, il lavoro creativo e non creativo, ecc.
Prevenire il burnout
I sintomi di burnout non sono esclusivamente psichici, ma anche fisici come spiega Humanitas Salute. Sono da considerare manifestazioni riconducibili a stress da super lavoro:
-
stanchezza generalizzata
-
tensione muscolare
-
cefalea
-
disturbi della pelle, intestinali, gastrici
-
inappetenza o alimentazione disordinata
-
insonnia.
È importante non trascurare i segnali che provengono dall’organismo che chiedono una riconsiderazione della propria quotidianità. Le ore da impegnare per la vita professionale devono essere equilibrate in base alla vita familiare e personale. Avere un hobby o uno sport da praticare consente di staccare la mente dal lavoro. Trovare dai 10 ai 30 minuti per la meditazione durante la giornata riduce lo stress e incrementa la produttività. È il modo migliore per mantenere la concentrazione ed evitare di rimuginare in modo estenuante.
Avere un’attività in proprio comporta privilegiare tutto ciò per cui i clienti hanno deciso di affidarsi a un professionista. Non è possibile occuparsi di ogni aspetto da sé e le ore a disposizione non sono illimitate. La gestione del marketing, il supporto ai clienti, la gestione dell’attività amministrativa deve essere delegata ad altre persone per non esaurire le energie creative. Gli obiettivi da raggiungere nel lavoro vanno definiti anche a breve termine, non solo nel lungo periodo, per focalizzarsi sull’immediato senza ansia per il futuro.
