Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 05.56

Draghi al vertice Nato

Pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori

| Scritto da Redazione
Draghi al vertice Nato

“Egregio Segretario generale, cari colleghi, la NATO è stata negli ultimi 72 anni la pietra angolare della nostra sicurezza e difesa comune. Mentre cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea, riconosciamo che la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali. Pertanto, è essenziale che la NATO si rivolga alla Comunità Transatlantica. L'Italia sostiene pienamente le decisioni odierne di avviare – attraverso la NATO 2030 – un processo di ulteriore adattamento per il prossimo decennio e di aggiornamento del Concetto Strategico 2010, basato sui tre compiti fondamentali: difesa collettiva, gestione delle crisi, cooperazione in materia di sicurezza”. Inizia così l’intervento che il Premier italiano, Mario Draghi, ha detto durante il vertice Nato di oggi, 14 giugno.

“Le condizioni di sicurezza - ha aggiunto - sono ancora in rapida evoluzione. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell'Alleanza più potente e vincente della storia. I nostri obiettivi sono molteplici: mantenere la nostra superiorità tecnologica collettiva ed essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e il nostro attaccamento all'ordine internazionale basato sulle regole e sono una minaccia per le nostre democrazie; preservare la stabilità strategica e rinnovare anche i nostri sforzi per rafforzare il controllo degli armamenti, il disarmo e l'architettura internazionale della non proliferazione; affrontare le implicazioni per la sicurezza dei cambiamenti climatici; rafforzare la nostra resilienza nazionale e la nostra capacità di affrontare i problemi globali che interessano la nostra Alleanza regionale in un'epoca di vulnerabilità strutturale. In questo contesto, la deterrenza e la posizione di difesa della NATO devono essere attuate attraverso un approccio di ampio spettro. Dovremmo guardare a tutte le direzioni strategiche, dalla regione indo-pacifica a un focus costante sull'instabilità della regione mediterranea”.

“Vorrei infine sottolineare - ha proseguito ancora Draghi - l'importanza cruciale che l'Italia dedica al rafforzamento della cooperazione NATO-UE. Stiamo costruendo un'UE più forte anche nel campo della sicurezza e della difesa, nella ferma convinzione del positivo contributo basato sulla complementarietà che l'architrave europeo può fornire per rafforzare ulteriormente la NATO. Vorrei sottolineare a tutti i nostri alleati non appartenenti all'UE che questo è ciò che inequivocabilmente intendiamo per "autonomia strategica dell'UE". L'Italia si impegna a contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell'Alleanza nonché alle operazioni e missioni della NATO; e a contribuire alle nostre spese per la difesa nazionale, come ha sempre fatto”.

“Oggi - ha concluso - il messaggio che possiamo inviare al resto del mondo è quello sancito dal Trattato di Washington: la coesione politica degli alleati e l'impegno incrollabile all'indivisibilità della nostra sicurezza comune è e sarà il vero centro di gravità della Alleanza e la garanzia ultima della nostra difesa collettiva”. (aise) 

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