L’evento, intitolato “Fruit Innovation”, si terrà dal 20 al 22 maggio 2015 e nasce dalla volontà dei produttori lombardi e italiani di aumentare la propria presenza sui mercati internazionali creando un terzo polo fieristico europeo di settore dopo il Fruit Logistica di Berlino e il Fruit Attraction di Madrid. “Si tratta di un’iniziativa che si svolgerà in concomitanza con Expo proprio per rimarcare l’importanza di una tradizione agroalimentare come quella italiana che vuole parlare al mondo con il meglio dei suoi prodotti - spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – non dimentichiamoci che quei 6 mesi saranno strategici per il nostro Paese perché dobbiamo essere in grado di sviluppare contatti commerciali e culturali che restino anche dopo la grande esposizione” In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale - ogni anno vengono raccolte circa 700 mila tonnellate di ortaggi (compresi i meloni tipici del Cremonese e del Mantovano) e oltre 91 mila tonnellate di frutta, di cui quasi la metà è rappresentata dalle mele della Valtellina, ma ci sono anche pere, albicocche, nocciole, ribes, susine, lamponi, uve da vino e olive. Ambrogio De Ponti, Presidente dell’Unione nazionale UNAPROA e della AOP Lombardia è favorevole a una fiera internazionale per la filiera italiana dei produttori: “L’obiettivo è valorizzare tutto il settore a livello regionale e nazionale”. In Italia si producono oltre 25 milioni di tonnellate di ortofrutta (escluso patate) all’anno su una superficie di circa 1,6 milioni di ettari. In termini di superficie, frutta (escluso agrumi) ed uve da tavola rappresentano il 44% del totale ortofrutta, con circa 507 mila ettari. Mentre gli agrumi, con circa 163 mila ettari, costituiscono il 14% del totale e gli ortaggi, con 490 mila ettari, hanno una quota pari al 42% del totale.