‘Fasulin de l’òc’ in provincia di Cremona, a Pizzighettone la 22ª edizione

Mille posti a sedere, materie prime a chilometro zero, fagiolini da agricoltura locale, 16000 porzioni di fasulin e altre eccellenze locali, 250 volontari al lavoro, un trenino-navetta per la festa e tante iniziative collaterali per tutti i gusti: questi i numeri del doppio weekend in riva all’Adda, tra le mura di Pizzighettone, per la la 22ª edizione dei Fasulin de l’òc cun le cudeghe, che lo scorso anno aveva richiamato un pubblico di visitatori e buongustai di oltre 22000 presenze e più di 400 camper da tutta Italia. Obiettivo 2014, con un ulteriore restyling e accorgimenti logistici, ridurre le code della maratona gastronomica dedicata al piatto tipico pizzighettonese delle solennità dei defunti, ripescato dal cassetto dei ricordi e delle tradizioni gastronomiche locali dal Gruppo Volontari Mura onlus, che ogni anno destina l’intero ricavato della festa ai lavori di recupero e manutenzione della cortina muraria che lambisce per intero il centro storico a cavallo del fiume Adda, per la pubblica fruibilità.

Anche quest’anno la festa si conferma con grandi numeri ma anche molte novità. Prima tra tutte il doppio weekend: si parte il 31 ottobre, il primo e il 2 novembre e si replica di nuovo l’8 e 9 novembre (il 7 novembre è riservato alla classica serata esclusivamente su prenotazione, con la certezza di un tavolo riservato) all’interno della straordinaria e unica location delle casematte delle antiche mura: ambienti a volta di botte tutti collegati tra loro e riscaldati dai grandi camini d’epoca, ancora oggi perfettamente funzionanti, che ogni anno per questa occasione si trasformano in una grande e suggestiva osteria di un tempo, con panche e tavoloni in legno dove i visitatori potranno trovare ben mille posti a sedere. I fasulin sono un piatto a chilometro zero, anzi, a metro zero, così come tutti i prodotti messi in tavola, con una filiera cortissima e ipertracciabile e con materie prime di esclusiva provenienza locale da quando (da tre anni a questa parte) i volontari coltivano personalmente i fagiolini da agricoltura locale, ripristinando un’antica coltura andata perduta e seguendone lo sviluppo in tutte le sue fasi: dalla semina alla raccolta di fine agosto, andata benissimo. Un primo, ottimo passo verso la preparazione del succulento piatto di Pizzighettone, arricchito da cotenne di maiale e carni miste provenienti da allevamenti locali e verdure che arrivano da orti delle aziende agricole del territorio.

A corollario, mostre mercato, degustazioni di birra, visite guidate, esposizione di antiche cartografie, apertura straordinaria del Museo Civico di Pizzighettone, crociere sul fiume Adda a bordo della Motonave Mattei, camper service gratuito e aree di sosta libere autorizzate, spazi per bambini.

Per maggiori informazioni e per il programma dettagliato, si può visitare il sito www.fasulin.com o scrivere a info@fasulin.com.