Martedì, 30 aprile 2024 - ore 03.22

Gli interessi commerciali non minaccino l’allattamento

| Scritto da Redazione
Gli interessi commerciali non minaccino l’allattamento

“Nel 1981, funzionari dai sistemi sanitari di tutto il mondo si sono riuniti nell’Assemblea Mondiale della Sanità per rispondere alle strategie di marketing aggressivo da parte dell’industria dell’alimentazione dei neonati e dei bambini, che stava promuovendo l'alimentazione con latte artificiale a discapito dell'allattamento e causando un drammatico aumento della morbilità e della mortalità infantile. Il risultato è stato il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, un quadro politico di riferimento pensato per impedire agli interessi commerciali di danneggiare i tassi di allattamento e mettere in pericolo la salute e la nutrizione dei più giovani abitanti del pianeta”. Con queste parole la Direttrice Generale dell'Unicef, Henrietta Fore, e il Direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, hanno ricordato il 40° anniversario dell’adozione del codice sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno.

“Negli ultimi 4 decenni - hanno aggiunto -, c’è stato un aumento del 50% nella diffusione dell’allattamento esclusivo. Come risultato, un numero stimato di 900 milioni di neonati a livello globale hanno goduto di miglioramenti nella sopravvivenza, crescita e sviluppo grazie all’allattamento esclusivo nella loro infanzia. L’allattamento è vitale per la nutrizione, la salute e il benessere dei bambini e delle bambine per tutta la vita. Riduce i costi per le famiglie, le strutture sanitarie e i governi. L’allattamento protegge i bambini dalle infezioni e salva vite. Supporta il legame emotivo fra madri e bambini, insieme ad altri benefici per la salute mentale”.

“Nonostante ciò - hanno spiegato ancora Fore e Adhanom Ghebreyesus -, il marketing aggressivo sui sostituti del latte materno continua a scoraggiare le donne ad allattare, mettendo a rischio la salute sia dei bambini che delle donne. Il quarantesimo anniversario dell’adozione del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno è un’opportunità per segnare i progressi significativi raggiunti nella protezione e promozione dell’allattamento, ma anche un monito sul lavoro ancora da fare. La maggioranza dei paesi ha emanato leggi per attuare almeno alcune disposizioni del Codice. Ma, purtroppo, solo 25 paesi hanno attuato misure che sono sostanzialmente allineate con il Codice”.

Un codice che “rimane tanto rilevante oggi quanto lo era 40 anni fa. L'anno scorso, alcune ditte di alimenti per l’infanzia hanno sfruttato la pandemia da COVID-19 per promuovere i loro prodotti, facendo leva su timori infondati che l'allattamento potesse trasmettere il COVID-19. Le indicazioni dell'OMS e dell'UNICEF sono chiare: le madri con un'infezione da COVID-19 sospetta o confermata dovrebbero continuare ad allattare. Nel 40° anniversario del Codice, l'UNICEF e l'OMS fanno appello ai governi, agli operatori sanitari e all'industria degli alimenti per l'infanzia affinché attuino e rispettino pienamente i requisiti del Codice: i governi devono promulgare e far rispettare la legislazione per impedire che gli interessi commerciali minaccino l'allattamento, l'alimentazione ottimale del neonato e del bambino, e la salute dei bambini e delle donne, anche durante la gravidanza e l'allattamento. Gli operatori sanitari devono proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento; non devono accettare sponsorizzazioni da aziende che commercializzano alimenti per neonati e bambini per borse di studio, premi, sovvenzioni, incontri o eventi. L'industria dell'alimentazione dei neonati e dei bambini deve impegnarsi pubblicamente al pieno rispetto, a livello globale, del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e delle successive risoluzioni dell'Assemblea Mondiale della Sanità”.

“Insieme - hanno aggiunto i numeri uno di Unicef e Oms -, dobbiamo considerare la pietra miliare del 40° anniversario come un'opportunità per celebrare i progressi compiuti nella promozione e nel sostegno dell'allattamento e invitare a proteggere coraggiosamente l'allattamento come il miglior inizio di vita, per ogni bambino”.

In Italia anche per il programma “Insieme per l’Allattamento” l’Unicef porta avanti da diversi anni il rispetto del Codice, che è richiesto per tutte le persone che lavorano all’interno di uno dei 30 Ospedali Amici, le 7 Comunità Amiche e i 4 Corsi di Laurea per proteggere le famiglie e loro stessi dalle pressioni commerciali.

“Durante la gravidanza e i primi anni di vita - ha affermato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia -, le famiglie sono particolarmente vulnerabili al marketing dei sostituti del latte materno perché in questo periodo si trovano a prendere decisioni che riguardano l’alimentazione dei loro bambini. Hanno diritto di prendere una decisione informata basata su informazioni complete, sostenute da prove di efficacia, libere da interessi commerciali, e con il sostegno necessario che consenta loro di portare a termine la loro decisione per non rischiare di danneggiare l’allattamento. Per questo l’OMS e l’UNICEF invitano tutto il personale e tutti i servizi sanitari ad aderire al Codice”. (aise) 

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