Egregio direttore come volevasi dimostrare si sta avverando ciò che scrissi l’anno scorso, sul suo quotidiano on line, io affermai che l’inceneritore di Cremona sarebbe rimasto in servizio per almeno altri 10 anni ed infatti il Ministro Galletti rispondendo ad un’interrogazione del parlamentare Bordo ha affermato che l’inceneritore di Cremona resterà in servizio sino almeno al 2024, pertanto sebbene la Regione Lombardia ed il comune di Cremona ne chiedono la chiusura, presumo che alla fine la spunterà il governo.
Vedi la vicenda inceneritore di oltre 20 anni fa, Giova ricordare ai lettori quello che successe realmente il 18 giugno 1994, sappiate cari concittadini mi rivolgo soprattutto ai giovani , che su iniziativa del sottoscritto, del dottor Melega e del dott Poli scomparso prematuramente anni fa, dopo aver raccolto oltre 5000 firme, in due mesi circa ai vari banchetti , 35.828 cremonesi si recarono alle urne, pari al 55,8% degli aventi diritto. Il risultato fu inequivocabile, il 58% dei votanti disse «sì» all’abrogazione della delibera comunale riguardante la localizzazione dell’inceneritore.
Ma nonostante ciò in spregio alla volontà popolare, si costruì egualmente l’inceneritore seguito anni dopo dalla costruzione di un altro inceneritore come per dire voi avete vinto ma noi facciamo ciò che vogliamo, ed alle successive votazioni coloro che persero il referendum vinsero le elezioni alla grande, siamo proprio un popolo opportunista, che non vuole perdere i propri privilegi vedi le migliaia di assunti tra Comune, Provincia, Asl, Prefettura, partecipate, ecc che non hanno nessun interesse a mettersi di traverso a chi gli ha procurato un posto di lavoro garantito a vita.
E sebbene sia risaputo da oltre 30 anni che gli inceneritori [Pardon Termovalorizzatori ] son tra le tecnologie più inquinanti esistenti, al mondo in quanto emettono, molteplici sostanze cancerogene riconosciute dall’ AIRC, ( agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ) vedi diossine, furani, Pm 2,5 e Pm 0,1 micron che nessun filtro è in grado di trattenere a Cremona, le partecipate sembrano non tenere in dovuto conto i danni alla salute, il loro scopo precipuo è incassare incentivi dallo stato e produrre calore per il teleriscaldamento a costi per il cliente molto superiori alle altre tecnologie disponibili, ma che nonostante ciò stranamente in questi anni i lavori per portare il TLR ai vari condomini è aumentato, mi piacerebbe che il Sindaco in prima persona rendesse pubblico il dato di quanti amministratori di condominio digiuni al 95% di problemi legati alla termodinamica e rendimenti di impianti, abbiano convinto i condomini ad allacciarsi al teleriscaldamento che io nella mia relazione tecnica del 2012 consegnata alla stampa definii Colabrodo energetico.
Sorge spontanea una domanda a cui attendo risposte, siamo sicuri che gli amministratori abbiamo agito per il bene dei condomini ? Oppure come si vocifera da più parti abbiano tutelato interessi di natura diversa ?
 Sciacca dott ing Elia  (Cremona)
 Esperto Gestione Energia
Â