Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 00.43

Incontro interreligioso nella base del contingente italiano in Libano

| Scritto da Redazione
Incontro interreligioso nella base del contingente italiano in Libano

Si è svolto oggi presso la base “Millevoi” di Shama, sede dei Caschi Blu del Contingente italiano in Libano, il primo incontro interreligioso tra i rappresentanti delle principali confessioni del sud del Libano, dopo la pandemia da Covid-19 ed i lockdown che hanno interessato il Paese.

L’incontro, come riporta il Ministero della Difesa, è stato organizzato dal Comandante del Sector West di UNIFIL, Generale di Brigata Davide Scalabrin, che ha voluto incontrare per la prima volta insieme le principali autorità religiose presenti nell’area di responsabilità italiana.

All’iniziativa hanno aderito il Nunzio Apostolico in Libano, Monsignor Joseph Spiteri, l’Arcivescovo Greco Melchita di Sidone e Tiro Elie Mons. Bechara Haddad, l’Arcivescovo Metropolita Greco Ortodosso di Tiro, Sidone e Marjiyoun Mons. Elias Kfouri, il Mufti Sciita Sceicco Hassan Abdullah, il Mufti Sunnita Sceicco Issam Kassab e, in rappresentanza dell’Arcivescovo Maronita di Tiro Charbell Abdallah, Padre Tony Elias.

L’incontro ha avuto come tema “La fede: conforto e speranza per il genere umano provato nel corpo e nello spirito dalla recente pandemia e dall’attuale crisi economica”, argomento particolarmente sentito dai fedeli di ogni credo. Il dialogo tra i rappresentanti religiosi ha dato quindi modo di confrontarsi sulle risposte che la fede può dare ad ogni essere umano in questi momenti così difficili.

In un clima sereno e cordiale, basandosi sugli elementi comuni che costituiscono i pilastri della pace e dell’armonia tra le varie comunità, tutti hanno convenuto sull’importanza del dialogo e della convivenza pacifica tra i diversi culti. In merito, tutte le autorità religiose presenti all’incontro hanno rivolto apprezzamento e gratitudine ai caschi blu italiani, per il contributo fornito al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area del Sud del Libano, sempre agendo secondo i principi di imparzialità e dialogo con la popolazione libanese.

A sugellare questo momento di incontro, è stato piantato un albero d’ulivo, simbolo di pace e di speranza per un futuro e un mondo migliori, un futuro positivo che incontri come quello odierno rendono sempre più realizzabile. (aise) 

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