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Italiani all'estero. Presa di posizione di Amaro e Pozzetti

| Scritto da Redazione
Italiani all'estero. Presa di posizione di Amaro e Pozzetti

Al segretario Generale Elio Carozza
Al Segr.Esecutivo Stefano Verrecchia
Ai componenti CGIE
Condividiamo la proposta del Segretario Generale Elio Carozza di anticipare alla prima metà del mese di Ottobre la convocazione dell’Assemblea plenaria del Cgie, anche come risposta alle richieste avanzate da numerosi consiglieri. Nello stesso tempo vogliamo con forza distinguerci dalle intenzioni strumentali di alcuni che chiedono riunioni a Roma in contrapposizione allo svolgimento delle Assemblee Continentali, forse perché preferisce evitare di assumere responsabilità in prima persona. Riteniamo invece che nelle iniziative continentali sia possibile realizzare un rapporto d’informazione e di coinvolgimento delle diverse Comunità locali e dei Comites, rapporto indispensabile e decisivo per determinare le condizioni per bloccare il disegno del Governo e della maggioranza che lo sostiene. Inoltre le iniziative il più possibile decentrate possono realizzare una sensibilizzazione e una pressione forte sui rappresentanti parlamentari eletti all’estero e sulle autorità diplomatiche che, pur senza poter decidere nel merito, possono esercitare una forte pressione sull’Amministrazione centrale. Naturalmente una forte iniziativa decentrata non si contrappone al ruolo che il Cgie ha giocato e può, anzi deve giocare, in queste settimane e in questi mesi, con un forte impegno unitario com’è stato nel recente passato, anzi lo integra, lo completa e lo rafforza.
D’altra parte gli avvenimenti di questi ultimi giorni confermano l’analisi preoccupata del Cgie e la sua ferma resistenza contro una serie di misure che tendono ad azzerare l’esistenza di un rapporto fra l’Italia, la sua emigrazione e le decine di milioni di cittadini di origine italiana nei diversi paesi del mondo.
La proposta Calderoli, approvata dal Consiglio dei Ministri, conferma “autorevolmente” l’analisi del Cgie che ha visto nell’attacco ai Comites e al Cgie la premessa per la liquidazione o il sostanziale declassamento dell’intera rappresentanza, compreso il gruppo dei Parlamentari eletti nella Circoscrizione estera, anche attraverso la possibilità di esprimere il voto di preferenza. 
Non è chiaro se Il “porcellum bis”,che Calderoli propone,voglia mantenere il voto all’estero per corrispondenza, ma certamente intende annullare il collegio estero e costringere  tutti a votare per candidati delle circoscrizioni italiane scelti in Italia dai partiti senza poter esprimere la preferenza. In questo modo non esisterebbe più in Parlamento una rappresentanza diretta dell’emigrazione e scomparirebbe uno dei risultati qualificanti dell’introduzione del voto all’estero.
E’ sperabile che quanti,nella maggioranza e persino nell’opposizione, hanno sottovaluto il ridimensionamento del ruolo e dell’autonomia dei Comites o il pratico annullamento del Cgie ,  oggi comprendano la necessità di rilanciare l’intera  rappresentanza degli italiani all’estero ,scelta autonomamente a tutti i livelli con la partecipazione responsabile ed il voto democratico delle Comunità interessate.
ANDREA AMARO e CLAUDIO POZZETTI
Roma 27 Luglio 2011

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