Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 15.27

La gestione della concentrazione e della salute mentale durante lo smart working

Gestire il lavoro agile in maniera corretta è fondamentale per un impatto positivo sui risultati e sul benessere psicofisico dei lavoratori

| Scritto da Redazione
La gestione della concentrazione e della salute mentale durante lo smart working

Lo Smart working è piombato sulle vite degli italiani come un uragano, stravolgendo quindi molte abitudini. La maggior parte delle persone ha ancora oggi ha qualche difficoltà a definire cosa realmente è lo smart working o cosa prevede la normativa, per via della tanta confusione fatta da pareri divergenti di favorevoli e contrari all'introduzione di questo particolare modo di lavorare.

Questo porta per ogni lavoratore che si trova alle prese con questa “nuova” modalità di lavoro la necessità di riorganizzare spazi e abitudini, ma fondamentale è partire dal proprio benessere psico-fisico. In caso contrario potrebbe essere molto difficile perseguire i propri obiettivi lavorativi.

Andiamo ad analizzare quelli che sono i punti fondamentale per una giornata in smart working senza stress.

Per prima cosa avere un luogo di lavoro accogliente e senza distrazioni, infatti nei momenti in cui si lavora non è indicato avere intorno persone che possano in modo diretto e indiretto minare la nostra concentrazione. Allo stesso modo è importante la scelta della postazione di lavoro e degli oggetti che la corredano, puntando ad avere una seduta ergonomica, monitor di qualità per ridurre l’affaticamento visivo, una illuminazione diffusa che non crei fastidiosi riflessi sul vetro dello schermo o sugli occhiali e una buona qualità dell’aria interna con l’ausilio di un ventilatore silenzioso per avere un buon ricambio di aria senza distrazioni dovute al rumore.

Organizzare l'orario in modo che permetta la divisione tra tempo di lavoro e tempo libero da dedicare alla famiglia e a se stessi, cercando di mantenere il più possibile i propri interessi e le routine abituali.

Porsi obiettivi e piccoli traguardi per motivarsi e autovalutare la riuscita del proprio lavoro: ricordiamo che una delle caratteristiche dello smart working è proprio quella di essere ‘’result oriented’’, ossia la valutazione dell'operato del lavoratore avviene sui risultati ottenuti e non esclusivamente per le ore di lavoro.

Possedere gli strumenti adatti e saperli utilizzare: principalmente una connessione veloce ed un dispositivo efficace al lavoro che si deve svolgere non solo in termini di computer fisico, ma anche avere i programmi necessari e saperli padroneggiare. Da non sottovalutare è il saper fare degli strumenti necessari un uso corretto e saperlo fare in modo agile e naturale.

Potrebbero sembrare solo dettagli tecnici di banale implementazione, ma avere a disposizione il necessario per lavorare in modo efficiente, senza troppi intoppi e con una certa sicurezza a lungo termine può essere determinante per i nostri risultati professionali e di conseguenza per lo stato fisico ed emotivo.

Lo smart working è una novità da affrontare in modo costruttivo da parte di tutti gli attori in campo; molti enti e istituzioni intendono intervenire per una nuova normativa e linee guida che possano migliorare l'efficacia di questo strumento. Trasformare lo smart working in uno strumento di miglioramento per le condizioni e il benessere dei lavoratori, senza escludere l’impatto positivo sulle aziende e sulla società, è un'importante opportunità da cogliere.


Foto: JESHOOTS.COM / Unsplash

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