SARDAR MASOOD KHAN in visita a Cremona incontra l’Assessore Rosita Viola e Paolo Bodini (MdV)
SARDAR MASOOD KHAN è il 27° Presidente dello AZAD STATE OF JAMMU E KASHMIR, dal 2016. Invitato dalla comunità pakistana di Cremona, per il tramite di Aftab Ahmed, ha visitato la nostra città dove è stato ricevuto dall’assessore Rosita Viola ed ha incontrato Paolo Bodini del MDV.
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Nel cordiale incontro con l’assessore Rosita Viola SARDAR MASOOD KHAN ha illustrato la situazione del kashmiri nella quale vivono decide di migliaia di uomini e donne che vivono ancora oggi in una reale situazione di apartheid. Infatti l’impegno politico principale di SARDAR è quello di essere ambasciatore nel mondo di questa situazione non risolta nel che vede Pakistan ed India ancora su posizioni distanti. SARDAR ritiene infatti che tale problema debba essere risolto con un intervento dell’ONU e dell’Europa che permetta a queste popolazioni , con un referendum, l’autodeterminazione.
L’assessore Viola ha ascoltato con interesse questo appello e si è impegnata a trasmetterlo ai parlamentari europei legati al nostro territorio. L’incontro in comune di è concluso con lo scambio di simbolici doni e con la visita della delegazione pakistana a palazzo comunale.
Con Paolo Bodini, in rappresentanza del Museo del Violino, il confronto con l’ospite pakistano è stato sulle pecurialità ed eccellenze delle nostra Cremona che vanno dalla liuteria moderna , inventata da Antonio Stradivari, alla musica ed alla filiera agroalimentare. Bodini , al termine dell’incontro ha accompagnato la delegazione in visita al Museo del Violino.
La qualificata delegazione pakistana è stata invitata a Cremona da Aftab Ahmed , referente della comunità, supportata da Raffaella Ciaceri che ha svolto funzione di interprete.
Al termine dell’incontro l’Assessore Rosita Viola ha ringraziato delle visita sottolineando come “la comunità pakistana di Cremona sia molto operosa e benvoluta nella nostra città e che sicuramente vi saranno altre occasione per rendere ancor più organica l’amicizia in atto’.
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Chi è SARDAR MASOOD KHAN
E’ il 27° Presidente dello AZAD STATE OF JAMMU E KASHMIR, dal 2016. ha alle spalle una lunghissima e prestigiosa carriera diplomatica Nato a Rawalkot in Pakistan, 67 anni, ha ricoperto incarichi diplomatici dal 1980, con missioni all'estero, tra cui quello di ambasciatore del Pakistan in Cina, dal 2008 fino al 2012.
Rappresentante permanente del Pakistan presso le Nazioni Unite dal 2012 al 2015; Presidente della Conferenza per il Disarmo; Presidente IOM Organizzazione Mondiale per le Migrazioni e dell'ILO Organizzazione mondiale del Lavoro; Presidente della Conferenza di Revisione della Convenzione sulle armi biologiche; Presidente Consiglio di Sicurezza dell'ONU, 2013 Presso l'ONU e diversi paesi UE ha sollecitato l'attenzione nei confronti delle violazioni dei Diritti Umani compiute in Kashmr ai danni della popolazione civile, da oltre 70 anni, e denunciato la non applicazione delle diverse Risoluzioni ONU per la definizione dello status della regione, rispettando il principio di autodeterminazione dei popoli Propone una soluzione strutturata, diplomatica, politica e umanitaria, del contenzioso in Kashmir e Jammu tra India e Pakistan, allo scopo di avviare un dialogo costruttivo e prevenire rischi di escalation nell'area, garantire il totale rispetto dei diritti umani, una pace equa e sicurezza.
Denuncia il silenzio dei media sulla questione malgrado le cifre inquietanti delle vittime di violenze compiute dall'esercito indiano, per lo più civili, tra cui donne e bambini, e la situazione di reale apartheid in cui ancora oggi vivono i kashmiri.
Un aperto conflitto tra India e Pakistan, tuttavia, sarebbe disastroso per l'umanità, e danneggerebbe lo sviluppo dell'area. Per questo Sardar chiede l'intervento dell'ONU e dei Paesi europei per la soluzione politica e diplomatica, che faccia pressione sull'India.
Video n. 1 Rosita Viola e Paolo Bodini incontrano SARDAR MASOOD KHAN a palazzo comunale
Video n. 2 Cremona Appello di SARDAR MASOOD KHAN in per l’autodeterminazione del Kashmr In questo appello denuncia il silenzio dei media sulla questione malgrado le cifre inquietanti delle vittime di violenze compiute dall'esercito indiano, per lo più civili, tra cui donne e bambini, e la situazione di reale apartheid in cui ancora oggi vivono i kashmiri.