Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 22.13

37 bambini palestinesi feriti e arrestati a Gerusalemme Est

| Scritto da Redazione
37 bambini palestinesi feriti e arrestati a Gerusalemme Est

“Negli ultimi due giorni, 29 bambini palestinesi sono stati feriti a Gerusalemme Est (dato aggiornato al 9 maggio, ndr), anche nella Città Vecchia e nel quartiere di Sheikh Jarrah. Otto minorenni palestinesi sono stati nel frattempo arrestati. Tra i feriti, anche un bambino di un anno. Alcuni bambini, che sono stati portati in ospedale per essere curati, avevano ferite alla testa e alla spina dorsale”. A darne notizia e a lanciare l’allarme sono stati in queste ore Ted Chaiban, Direttore regionale dell'UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, e Lucia Elmi, Rappresentante speciale dell'UNICEF nello Stato di Palestina.

“Questo - hanno aggiunto - avviene in un momento in cui arrivano segnalazioni di quasi 300 persone rimaste ferite nella zona. L'UNICEF ha ricevuto rapporti secondo cui alle ambulanze è stato impedito di arrivare sul posto per assistere ed evacuare i feriti e che una clinica in loco è stata colpita e perquisita”.

“Tutti i bambini dovrebbero essere protetti dalla violenza e tenuti fuori dai pericoli in ogni momento - hanno sottolineato i rappresentanti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia -. Il diritto delle famiglie di accedere a tutti i luoghi di culto dovrebbe essere preservato e i feriti dovrebbero essere assistiti senza restrizioni”.

L'UNICEF, ha dunque esortato le autorità israeliane ad “astenersi dall'uso della violenza contro i bambini e a rilasciare tutti i minorenni detenuti. La detenzione dei minorenni è una soluzione di ultima istanza e dovrebbe essere usata per il minor tempo possibile”.

“Nel frattempo - hanno infine aggiunto -, nella Striscia di Gaza, in alcune parti della Cisgiordania e nel sud di Israele, c'è una preoccupante ripresa delle violenze, specialmente nelle ultime 24 ore”.

Chaiban ed Elmi hanno dunque chiesto a tutte le parti coinvolte, a nome dell’UNICEF, “di prevenire qualsiasi ulteriore escalation e di proteggere tutti i civili, specialmente i bambini”. (aise) 

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