Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 23.30

Agazzi il trasformista, prima a favore della Caritas, poi blocca l'emendamento | Alessandro Lucia

| Scritto da Redazione
Agazzi il trasformista, prima a favore della Caritas, poi blocca l'emendamento | Alessandro Lucia

Nei giorni scorsi a Crema si discuteva l'approvazione del bilancio comunale. Tra le tante voci in gioco, ce n'era una particolarmente interessante da analizzare. Si tratta della sollecitazione, da parte della Caritas Diocesana di Crema al Comune, di stanziare fondi per interventi sociali e a favore di associazioni di volontariato. Il centro-sinistra non ha perso tempo, presentando un emendamento al bilancio che prevedeva il taglio dei fondi destinati alla mostra celebrativa sul Papa - come del resto chiedeva la stessa Caritas - e la costituzione di un fondo di 35.000 euro destinato appunto alle finalità sopra riportate.

 

Anche Antonio Agazzi, candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni, si era pronunciato a sostegno della Caritas Diocesana la cui azione, secondo le sue parole, "è - come sempre - encomiabile",  condividendo "lo stimolo a impiegare risorse pubbliche in modo rigoroso e oculato", precisando - perché non dimentichiamo che siamo in piena campagna elettorale - che questo è "un impegno d'onore che mi sono preso con i miei concittadini".

Belle parole. Allora, si sarà pensato, Agazzi metterà da parte la "rivalità" con il centro-sinistra (e in particolare con Sinistra Ecologia Libertà, che ha presentato l'emendamento) e voterà a favore di questa revisione del bilancio, in modo da, come dice lui, spendere soldi in modo rigoroso e oculato, senza sprechi, sostenendo l'importanza delle realtà associazionistiche e di volontariato sociale.

E invece no. In consiglio comunale si è tenuta la votazione, e il risultato è stato: 13 favorevoli e 13 contrari. Il candidato sindaco Agazzi ha completamente disatteso le sue promesse e ha preferito astenersi, bloccando così l'emendamento, piuttosto che far passare un'iniziativa dei suoi avversari politici, che per quanto giusta fosse, sarebbe potuta costare molto in termini di voti.

Diventano quindi sempre più ridicole le dichiarazioni fatte in passato sulla responsabilità che un amministratore deve avere e sull'importanza dell'approcciare le questioni in maniera non ideologica. Cose, queste, da lui ripetute spesso, ma poi puntualmente smentite dalla sua astensione di ieri, dettata solo da pregiudizi e avversioni ideologiche nei confronti del centro-sinistra.

Alessandro Lucia

 

Nei giorni scorsi a Crema si discuteva l'approvazione del consuntivo di bilancio. Tra le tante voci in gioco, ce n'era una particolarmente interessante da analizzare. Si tratta della sollecitazione, da parte della Caritas Diocesana di Crema al Comune, di stanziare fondi per interventi sociali e a favore di associazioni di volontariato. Il centro-sinistra non ha perso tempo, presentando un emendamento al bilancio che prevedeva il taglio dei fondi destinati alla mostra celebrativa sul Papa - come del resto chiedeva la stessa Caritas - e la costituzione di un fondo di 35.000 euro destinato appunto alle finalità sopra riportate.

Anche Antonio Agazzi, candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni, si era pronunciato a sostegno della Caritas Diocesana la cui azione, secondo le sue parole, "è - come sempre - encomiabile",  condividendo "lo stimolo a impiegare risorse pubbliche in modo rigoroso e oculato", precisando - perché non dimentichiamo che siamo in piena campagna elettorale - che questo è "un impegno d'onore che mi sono preso con i miei concittadini".

Belle parole. Allora, si sarà pensato, Agazzi metterà da parte la "rivalità" con il centro-sinistra (e in particolare con Sinistra Ecologia Libertà, che ha presentato l'emendamento) e voterà a favore di questa revisione del bilancio, in modo da, come dice lui, spendere soldi in modo rigoroso e oculato, senza sprechi, sostenendo l'importanza delle realtà associazionistiche e di volontariato sociale.

E invece no. In consiglio comunale si è tenuta la votazione, e il risultato è stato: 13 favorevoli e 13 contrari. Il candidato sindaco Agazzi ha completamente disatteso le sue promesse e ha preferito astenersi, piuttosto che far passare un'iniziativa dei suoi avversari politici, che per quanto giusta fosse, sarebbe potuta costare molto in termini di voti.

Diventano quindi sempre più ridicole le dichiarazioni fatte in passato sulla responsabilità che un amministratore deve avere e sull'importanza dell'approcciare le questioni in maniera non ideologica. Cose, queste, da lui ripetute spesso, ma poi puntualmente smentite dalla sua astensione di ieri, dettata solo da pregiudizi e avversioni ideologiche nei confronti del centro-sinistra.

Alessandro Lucia

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