Martedì, 23 aprile 2024 - ore 17.31

Bergonzi G. La Fed.della Sinistra con la Cgil

| Scritto da Redazione
Bergonzi G. La Fed.della Sinistra con la Cgil

Caro direttore, la piega che sta prendendo sul tuo giornale il dibattito
sulla “casta” ha assunto toni e contenuti sempre più strumentali e demagogici.
Traspare una gran voglia di buttare via insieme all’acqua sporca anche il
bambino. Tutto questo, soprattutto oggi che la politica, e forse la stessa
democrazia, sono finite in un puntomorto, è condizione molto pericolosa.

Non mi interessa prendere le difese di qualcuno. Infatti sono stato proprio io
uno dei primi a sollevare nelle lettere alla Provincia quanto vergognose e
inaccettabili siano, soprattutto in questi momenti di vacche magre, le prebende e
i privilegi dei parlamentari, così come considero un brutto inciampo il
paragone che Pizzetti ha fatto con il bergamino.

E’ chiaro che dietro vi è un doppio problema, non più rinviabile, di
regole e di costumi e, inoltre, (come dice Follini), è necessaria una norma che
definisca l’incompatibilità parlamentare con quella professionale.

Ma fare di tutta la politica e di tutti i parlamentari un unico fascio d’erba da
buttare è pericoloso per la democrazia e la tenuta delle istituzioni. Non posso
tollerare, come traspare chiaramente da alcune lettere pubblicate sul giornale,
che si usi strumentalmente il furore popolare contro la casta per fini e
obiettivi che nulla hanno a che fare con la dialettica politica e il confronto
democratico. Servirsi del giornale con la voglia di regolare conti per ferite ancora
aperte derivanti dalla sconfitta elettorale delle amministrative, è
un’operazione demagogica e populista.

Al di là di centrodestra o centrosinistra, al di là della “porcata” delle legge
elettorale, chi ha misurato sul campo come lavorano politicamente i nostri
due parlamentari cremonesi non può che constatare quanto essi siano lontani
anni luce da quella casta che guarda solo ai propri interessi e alla propria
conservazione. Penso poi che chi milita nel Pd debba prendere atto che un
mondo nuovo fatto di donne e giovani sta nascendo.
Facciamoli lavorare.
Spetta ai giovani e alle donne in primis fare i programmi, le liste ed essere loro
stessi i “nuovi quadri”.
Mario Daina
(paoladaina@libero.it)
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La Federazione della Sinistra di Cremona aderisce allo sciopero generale
indetto dalla CGIL contro la manovra economica del governo.
Esso costituisce la risposta necessaria ad una manovra iniqua come non
mai e ad una situazione di emergenza economica e sociale che rischia di
precipitare l’Italia nel baratro.

La manovra economica colpisce il 90% della popolazione italiana nel
reddito, nel diritto al lavoro, nel welfare, nelle pensioni, colpisce tutti coloro
che pagano regolarmente le tasse; nel contempo accresce ricchezza e privilegi del 10% della popolazione più ricca che detiene la metà della ricchezza nazionale, degli evasori fiscali.

La manovra non contiene una parola sull’emergenza più grave del
Paese: la disoccupazione giovanile che da anni colpisce oltre il 30% dei
giovani e di cui manteniamo il primato in Europa!

La manovra spende solo parole (ancora una volta!) contro la causa
prima della crisi italiana (anche qui primissimi in Europa!): l’evasione fiscale
di cui è principale responsabile il 10% più ricco della popolazione.

Per rendere credibili quelle parole basterebbero due fatti: una tassa patrimoniale
sulle grandi ricchezze (vigente in molti paesi europei), una tassa ai 200.000 (conosciuti!) esportatori
illegali di capitali “scudati”e condonati. Nella manovra nulla c’è di tutto questo.

Ci sono, invece, tagli senza precedenti agli Enti locali: saranno
compromessi i servizi essenziali per i cittadini ( sanità, casa, salute,
trasporti…), incrementate tariffe, rette, tasse locali.

Ci sono norme incostituzionali sul lavoro.
Questi i caratteri che la manovra mantiene persino peggiorati dopo i
molteplici cambiamenti apportati in quindici giorni dallo stesso governo
che l’aveva scritta.

Un governo che si è dimostrato ormai definitivamente screditato e
impresentabile, ai cittadini del suo Paese, all’Europa e al mondo intero.

Un governo che può avere solo un sussulto di responsabilità: andarsene
perché con la sua presenza compromette il nostro futuro.
Piergiorgio Bergonzi
(Federazione della Sinistra Cremona)

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