Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 22.12

CREMA - CONFERENZA STAMPA SU CASA DELLA COMUNITA'

DICHIARAZIONI DI MARCO DEGLI ANGELI

| Scritto da Redazione
CREMA - CONFERENZA STAMPA SU CASA DELLA COMUNITA'

Conferenza stampa “urgente” quella convocata oggi dai Cinque Stelle. Ci sono, infatti, importanti novità sul tema della Casa di Comunità dopo che Marco Degli Angeli ha ricevuto le attese risposte dalla vicepresidente Letizia Moratti. L’aveva interrogata per avere “maggiori informazioni sulle Case di Comunità di competenza dell’Asst Crema”.

La vicepresidente informa sulle tempistiche di attivazione della sede di Rivolta D’Adda (nel “Santa Marta”) e in via Gramsci, per cui c’è già uno studio di fattibilità, con ristrutturazione parziale della struttura e adeguamento impiantistico.

Per quanto riguarda l’ex tribunale, Moratti conferma la non idoneità della sede, che sarebbe da adeguare con costi troppo elevati. Le due “Case” individuate a oggi sono, appunto, a Rivolta e in via Gramsci, con una potenziale terza sede nella Brunenghi di Castelleone, che già ospita alcuni servizi ambulatoriali in concessione dall’Asst Crema.

“Via Gramsci, scelta miope”

“La scelta di via Gramsci è miope e figlia dell’improvvisazione e mancanza di programmazione. La posizione penalizzerà gli utenti e creerà problemi urbanistici notevoli, soprattutto per chi vive fuori città. Dal 2015 Regione non ha mai pianificato una vera riorganizzazione dei servizi territoriali e ora, per non perdere i fondi del Pnnr, si è costretti a scegliere la soluzione peggiore dal punto di vista logistico – commenta Degli Angeli –. Entro il prossimo mese dovranno essere chiusi i protocolli d’intesa con i Ministeri e quindi ogni altra soluzione a oggi non è percorribile. Purtroppo la logica dell’emergenza con cui ha ragionato la Regione ci regala una soluzione non ottimale”.

Nuova palazzina all’ospedale

“Unico aspetto positivo – prosegue il consigliere M5S regionale – è l’impegno che mi è stato personalmente confermato dal dott. Pavesi, dg della direzione Welfare dell’assessorato Moratti, della costruzione di una nuova palazzina adiacente all’Ospedale Maggiore, che amplierà gli spazi pubblici a disposizione dell’Asst di Crema e che consentirà di riorganizzare i servizi sociosanitari e amministrativi. Mi è stata inoltre prospettata una delibera a settimane, in quanto le coperture finanziare sono state già individuate”.

No secco all’ex tribunale

Su questa ipotesi il no della Moratti è secco. “Dal punto di vista politico è evidente che il governatore Fontana è stato messo da parte dalla vicepresidente. Già lo scorso aprile avevo evidenziato come l’assessore fosse contraria a questa ipotesi. Qualcuno ha voluto dar credito alle parole al vento del governatore Fontana, ma i documenti ufficiali erano chiari. Il governatore è stato smentito dai fatti”. 

In città per il pentastellato “si è forse perso troppo tempo nell’inseguire la polemica e ragionare sui desiderata e su ipotesi che si scontravano con la realtà, creando terreni di scontro divisivi e che sicuramente non hanno aiutato a creare compattezza politica e territoriale dell’Area Omogenea cremasca. Perde ancora una volta il territorio e soprattutto i cittadini, che vedranno qualcosa solo nel 2025. Ora bisogna lavorare da subito per trovare le soluzioni urbanistiche migliori, e tenere alta l’attenzione per chiedere il rispetto dei tempi sia per l’edificio di via Gramsci sia per la nuova palazzina dell’ospedale”, ha concluso il consigliere regionale.

Draghetti: “Guardare avanti senza divisioni”

Per quanto riguarda l’amministrazione cittadina, Manuel Draghetti parla di “illusione” per i cittadini “con raccolte firme o eventi estemporanei per chiedere che la Casa di Comunità venga inserita nell’ex tribunale. È stato, piuttosto, il M5S cremasco ad aprire i ‘faldoni’ riguardanti l’immobile dell’ex tribunale nel 2018, stimolando la Giunta Bonaldi ad adottare una strategia e una pianificazione concreta per il recupero dell’immobile. Invece vi è stato uno stallo per due anni, con operazioni strampalate, poi cadute nel vuoto, con una società privata. Poi ancora lo stallo per un anno da parte di Bonaldi e Bergamaschi, rincorrendo Regione Lombardia, la quale aveva già scritto che l’ex tribunale non fosse idoneo”.

Sulla sanità del territorio per il candidato sindaco grillino “servono interventi massicci per ridurre le liste d’attesa e potenziare servizi sanitari poco presenti o addirittura assenti nel territorio. È mancata programmazione, sia da Regione sia dal Comune. Ora serve guardare avanti e pensare alla proposta sanitaria del territorio, senza divisioni”.

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