Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 15.43

È ora di mettere l'occupazione al primo posto | Sergio Denti

| Scritto da Redazione
È ora di mettere l'occupazione al primo posto | Sergio Denti

È ora di mettere l'occupazione al primo posto | Sergio Denti
Crediamo fermamente che l’Unione europea debba cambiare. A maggio, con le elezioni per il Parlamento europeo, il tuo voto ci fornirà l'opportunità di realizzare l'UE che tutti i cittadini meritano. Un' Europa che progredisce, un'

Europa che protegge, un' Europa che raggiunge risultati eccellenti. I partiti della nostra famiglia politica, presenti nei 28 paesi membri, si impegneranno a fondo per riuscire a garantire un futuro più sicuro per i cittadini. La destra ha creato un'Europa caratterizzata da un clima di inquietudine e austerità. Nel corso degli ultimi 5 anni, connotati dalla presenza di una maggioranza conservatrice al potere nell'UE, ci siamo battuti per un' Europa forte, socialmente equa e democratica. Ora è giunto il momento di passare alla guida dell'Europa e, per farlo, abbiamo bisogno del tuo sostegno, del tuo aiuto e del tuo voto.

Il nostro programma per il prossimo quinquennio dell'Unione europea prevede il ritorno alla creazione di posti di lavoro, a un'economia produttiva e a un senso di comunità e di rispetto per le persone. Desideriamo concentrare il nostro impegno su di voi, in quanto cittadini ed elettori, e ridare speranza ai nostri giovani.

Per la prima volta, a maggio, potrai esprimerti su chi governerà l' Europa.

Avrai la possibilità di votare per il prossimo Presidente della Commissione europea. Per cambiare l'attuale maggioranza di destra nell'Unione, gli unici voti che faranno la differenza saranno quelli espressi a favore dei Socialisti europei, dei Socialdemcratici, dei Laburisti, dei Democratici e Progressisti.

1. È ora di mettere l'occupazione al primo posto

Questa è la nostra principale priorità. I cittadini europei, uomini e donne, devono avere un lavoro dignitoso che consenta loro di avere una buona qualità di vita. Tuttavia, le cifre lasciate in eredità dalle politiche economiche attuate negli ultimi cinque anni parlano da sole: circa 27 milioni di europei non riescono a trovare un lavoro, di cui circa un quarto è composto da giovani.

Ad oggi 120 milioni di cittadini in Europa vivono al limite della soglia di povertà o al di sotto di essa. La creazione di posti di lavoro per i giovani è una sfida che distinguerà il nostro operato, per questa generazione e per quella successiva, e rimarrà una priorità fondamentale del nostro impegno a lungo termine a favore della piena occupazione.

L'attuazione del nostro programma di "Garanzia per i giovani" è di importanza cruciale per la nostra strategia a favore dell'occupazione. Per avere risultati in questo ambito, aumenteremo considerevolmente gli stanziamenti di bilancio ed estenderemo il programma a tutti coloro che hanno meno di 30 anni. Per creare posti di lavoro introdurremo un' ambiziosa politica industriale e sosterremo la nostra economia sociale, così come le piccole e medie imprese. Inoltre, promuoveremo le tecnologie verdi innovative e miglioreremo il rendimento delle nostre economie. Intendiamo porre fine al dumping sociale, interrompendo lo sfruttamento dei lavoratori europei e il diffondersi di contratti precari che danneggiano molti di essi. Vogliamo promuovere la giustizia sociale. Continueremo a insistere sull'attuazione di norme rigorose volte a garantire la parità salariale per coloro che svolgono lo stesso lavoro, nonché la tutela dei diritti dei lavoratori e la qualità del lavoro. Ci adopereremo per rafforzare i diritti delle organizzazioni sindacali, il dialogo sociale e le leggi antidiscriminatorie. Miglioreremo la tutela dei lavoratori che vengono trasferiti in un altro paese, revisionando il testo della direttiva sul distacco dei lavoratori e promuoveremo una cooperazione migliore a livello europeo in materia di ispezioni del lavoro. Introdurremo un salario minimo dignitoso in tutta Europa, stabilito per legge oppure attraverso una contrattazione collettiva. I posti di lavoro che creeremo dovranno consentire a tutti i cittadini di partecipare dello sviluppo economico a un livello paritario. Tutti gli accordi commerciali, compreso quello attualmente in fase di negoziazione con gli Stati Uniti, devono prevedere la tutela dei diritti umani e sociali degli individui, posti di lavoro dignitosi, standard ambientali, la cultura, nonché la responsabilità sociale delle imprese e il commercio equo e solidale.

Cordialità  Sergio  Denti

Cremona

2014-03-13

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