Lo ha scritto il sito web aktuality.sk ieri sera, riferendosi a due fonti indipendenti del Ministero dell’Interno slovacco. Le informazioni diffuse dal sito web, di supposta provenienza da servizi segreti stranieri, dicono che Abdeslam avrebbe alloggiato in una pensione a Nitra. Il suo contatto in Slovacchia sarebbe stato un parente, un iracheno di Mosul, sposato con una donna slovacca.
Secondo il sito, gli agenti di polizia slovacca avrebbero cercato le tracce di Abdeslam a Nitra, nelle vicinanze e in altre grandi città durante una lunga notte di perquisizioni nel novembre dello scorso anno, subito dopo le stragi in Francia. Il Ministero dell’Interno, tuttavia, non ha rilasciato commenti ufficiali su queste informazioni.
Abdeslam, 26enne cittadino belga di origine marocchina, avrebbe organizzato la logistica, fornendo veicoli e camere d’albergo ai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi. Sebbene ritenuto dover partecipare lui stesso all’operazione, avrebbe poi cambiato idea ed è fuggito con l’aiuto di complici. Dopo una lunga fuga che lo ha visto attraversare mezza Europa è stato rintracciato e arrestato dalle autorità belghe il 18 marzo nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles, e dovrebbe essere presto estradato in Francia per affrontare il processo. Si ritiene che i timori di essere scoperti dopo l’arresto di Abdeslam abbia portato i membri della cellula terroristica belga ad accelerare l’esecuzione degli attentati di Bruxelles di due settimane fa.
È possibile che la visita in Slovacchia fosse dovuta alla necessità di procurarsi armi, la cui provenienza come sappiamo è stata in parte fatta risalire a un negozio slovacco di Partizanske.
Fonte: Buongiorno Svolvacchia