Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 19.50

Io abito, la casa apre le porte l'11 dicembre

Presentato il progetto per la vita indipendente di Anffas Crema: sabato 11 dicembre dalle 14.30 l’inaugurazione ufficiale in forma ristretta

| Scritto da Redazione
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Io abito, il progetto di Anffas, apre le porte il prossimo sabato.

La casa, fatta per ospitare fino a cinque persone con disabilità, con un progetto di vita indipendente è già abitata da un'inquilina ed è pronta per ospitarne altri. "Il progetto è ancora in fase d'avvio - dice la presidente Anffas Daniela Martinenghi - e vogliamo che sia prima di tutto chiaro nei suoi intenti proprio alle famiglie delle persone con disabilità. Questa casa è un'opportunità per tutte le persone che la abiteranno, un'occasione per costruire un percorso individualizzato e personalizzato che consentirà a ciascuno di vivere la propria città e il proprio contesto di appartenenza".

Io abito è in viale S. Maria ed è stata realizzata con il contributo della Fondazione Cariplo e di altri benefattori. A regime potrà ospitare fino a cinque persone e le attività della casa sono coordinate da Barbara Bergamaschi: "La casa - dice - è destinata a persone che hanno bisogno di sostegno. Non saranno mai sole, ci sarà un'assistente familiare che vive con loro, ma ciascuno di loro potrà definire quel che vorrebbe fare, vedere, cucinare. La casa è realizzata senza barriere per dare la possibilità ai suoi abitanti di muoversi liberamente. Al momento c'è una persona che ci vive e altre due che si stanno avvicinando, ma ci sono altri che stanno per entrare nella casa".

Come spiega la presidente di Anffas Crema Aps, Daniela Martinenghi nel corso dell’anteprima riservata alla stampa: “per ragioni di sicurezza, abbiamo deciso di limitare l’accesso all’inaugurazione ai nostri soci, alle nostre famiglie, alle imprese e ai fornitori di servizi che ci hanno consentito di dare forma a questo sogno e alle istituzioni, che saremo pronti ad accogliere anche in un secondo momento''Il progetto è ancora in fase di avvio e vogliamo che sia prima di tutto chiaro nei suoi intenti proprio alle famiglie delle persone con disabilità. Questa casa è un’opportunità per tutte le persone che l’abiteranno. Un’occasione per costruire un percorso individualizzato e personalizzato, che consentirà a ciascuno di vivere la propria città, il proprio contesto di appartenenza”.

Io abito dà attuazione al diritto alla vita indipendente statuito dall’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e fornisce una soluzione alla delicata tematica del Dopo di noi, disciplinata dalla legge 112/2016.

Realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo, la casa si compone di quattro camere, servizi accessibili ed un ambiente unico adibito a salotto e cucina. È un esempio concreto

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