Martedì, 23 aprile 2024 - ore 21.17

La Libertà, i Partiti e la Società | M.Superti

| Scritto da Redazione
La Libertà, i Partiti e la Società | M.Superti

Più di una volta ho sentito un amico sbottare sconsolato :  a Cremona  ed in Italia esiste la libertà del canarino in gabbia che è libero di cantare.
Io mi sono chiesto che cosa  volesse dire in particolare, ma lo stesso, a richiesta, replicava : basta guardarsi intorno, nella vita, nei partiti, in politica.
E poi si soffermava pensoso lasciando intendere tutto o niente :  a scelta.
Poi, se uno ci pensa ,scopre (?) che lo sfogo non era per nulla casuale, e vediamo il perché:
-ogni giorno si scopre, o meglio la magistratura (santa subito ! ) scopre, che ci sono casi (?) di dazioni di denaro che suscitano clamore e notizie di stampa altrettanto clamorose;
-le  notizie sono spesso corredate da dettagli  e descrizione di personaggi connessi al mondo della politica e della economia reale o finanziaria;
-dei personaggi della politica e dei suddetti mondi vengono fatti nomi e cognomi;
-i nomi della politica, non solo non smentiscono ma passano alla difesa del loro operato quando non passano direttamente all’attacco: se parlo io succedono guai per tutti(belli e brutti);
-le storie vanno avanti per un bel po’ , ma piano piano vengono quasi abbandonate se non quasi dimenticate, fino a nuovo avviso( di chi ?);
-ognuno di noi pensa che il tutto avvenga in casa di altri, come succede per i fatti delittuosi o di cronaca nera: capita anche nelle migliori famiglie che si pensi così;
-i personaggi della politica politicante fanno capire che senza soldi non si va da nessuna parte;
Ma non erano stati stabiliti dei rimborsi postelettorali per sanare la spese dei partiti  ?
Certo che ci sono stati dei rimborsi, ed anche “importanti”, e tali da suscitare le bramosie di qualche amministratore infedele : lo abbiamo visto e sentito tutti.
Le dichiarazioni “ex post” sia degli amministratori sia dei presidenti o segretari di partito non  fanno che aggravare lo stato di disagio che serpeggia fra la gente “comune”.
Posto che la legge in vigore presenta incongruenze tali da lasciar pensare che un Parlamento degno di questo nome passi al più presto ad emendamenti importanti, la gente si domanda fino a quando  resterà in vigore lo sconcio.
Ma finora tutto si svolge all’ombra della legge.
Quando poi si passa ai finanziamenti di terzi, seppure alla luce del sole, il discorso si complica un po’.
Si complica perché “ i terzi “ danno soldi  a chi fa comodo  per il  loro operato : quasi sempre a tutti gli schieramenti opposti, così non si sbaglia bersaglio.
I “bersagliati”  tutti sono ben contenti di non essere oggetto di discriminazioni, anzi mettono a frutto le disponibilità acquisite.
Solo che la disponibilità, forse, spesso vengono impiegate per sostenere la loro rielezione : gli altri  sgobbano e lavorano giorno e notte per sostenere la loro idea , ma se va bene , solo con ritorni  del tipo “ pacca sulle spalle”.
La morale della nostra piccola storia popolare :  chi ha il potere, magari ottenuto per nomina, se lo tiene e lascia le briciole “al canarino” che canta nella gabbia.
Ma il popolo, soprattutto  dei giovani, ogni tanto si arrabbia e mette in campo strategie e soluzioni che non dipendono solo dal denaro a disposizione.
Sarà bene che chi è chiamato in causa alzi bene le antenne prima che succedano guai : Africa docet.
MARIO SUPERTI
Cremona

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