Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 00.33

La ministra Cartabia incontra la collega austriaca e il direttore esecutivo Unodc

| Scritto da Redazione
La ministra Cartabia incontra la collega austriaca e il direttore esecutivo Unodc

A margine della Trentesima sessione della Commissione delle Nazioni Unite, per la “Prevenzione del crimine e la giustizia penale” in corso a Vienna, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha avuto due incontri bilaterali: con la sua omologa austriaca, Alma Zadić, e con il Direttore Esecutivo del United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) di Vienna, Ghada Fathi Waly.

Con la Ministra Federale della Giustizia della Repubblica d’Austria, riporta il Ministero italiano, c’è stato uno scambio di vedute sui principali temi europei di cooperazione giudiziaria, in vista del prossimo consiglio Gai a Lussemburgo del 7 giugno. La Guardasigilli ha tra l’altro chiesto notizie sull’iter di ratifica austriaco del Protocollo di Applicazione dell’Accordo che istituisce il Tribunale Unitario dei Brevetti e ha illustrato la candidatura di Milano a ospitare una delle sezioni della divisione, sollecitando l’appoggio di Vienna.

Molti i punti affrontati nel colloquio con il direttore esecutivo dell’Unodc, il primo con un rappresentante del Governo italiano dal momento del suo insediamento nel febbraio 2020.

In particolare, la Ministra Cartabia e il Direttore Ghada Fathi Waly si sono confrontate sulle attività in corso, nel contrasto al traffico di esseri umani - tema cui è dedicata la trentesima edizione della CCPCJ - e la necessità di rafforzare la cooperazione giudiziaria transnazionale.

La Ministra ha informato di alcune collaborazioni dell’Italia già in atto con paesi subsahariani, come la Nigeria, in procinto di essere avviate (Niger) e che in prospettiva può essere estesa ad altri Paesi, come Mali e Senegal.

Cartabia ha poi richiamato l’eccellente dialogo esistente a vario livello tra Italia e Unodc; si è soffermata sulla cooperazione nel contrasto al crimine organizzato internazionale, a partire dalla convenzione di Palermo del 2000, di cui è stato approvato a ottobre 2020 un meccanismo di revisione fortemente sostenuto dall’Italia.

Sono stati anche richiamati molteplici progetti di collaborazione che vedono impegnati l’Italia con Unodc, tra cui quello in atto a Città del Messico, volto all’inserimento dei detenuti nei lavori di pubblica utilità, per ridurre la recidiva. Infine, il direttore esecutivo Waly ha valorizzato con la Guardasigilli l’accordo firmato tra Unodc e la Fondazione Occorsio, che favorisce l’uso dell’intelligenza artificiale nella lotta al crimine organizzato. (aise) 

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