Questa settimana in commissione congiunta Antimafia (Regione Lombardia e Comune di Milano) si è tenuta l'audizione di Francesco Marzari, direttore Affari legali di Expo 2015 e del direttore della Segreteria del commissario unico e di Alessandro Molaioni, responsabile dei lavori nei cantieri Expo. Marzari e Molaioni hanno sostituito il commissario unico Giuseppe Sala che per sopravvenuti impegni ha dovuto rimandare a settembre l'incontro con i consiglieri delle commissioni. Di lui nel frattempo è possibile leggere quanto dichiarato durante l'audizione presso la Camera dei Deputati del 12 maggio 2014 il cui resoconto trovate qui.
"L'audizione è stata comunque importante perché è riuscita a dare risposte alle nostre domande e ad aiutarci nell'individuare un percorso di lavoro. Dallo stato di fatto dei lavori all'assegnazione delle aree ai paesi stranieri, dalla questione delle bonifiche alla posizione di Expo rispetto al possibile ricorso al Consiglio di Stato sulla vicenda 'Maltauro', dal funzionamento della piattaforma agli incarichi per la sicurezza". A dirlo è il presidente della commissione speciale regionale Gian Antonio Girelli che ha condotto la seduta insieme al suo omologo in Comune di Milano, David Gentili. "I lavori procedono speditamente e i tempi sono stretti - ha aggiunto Girelli - ma vanno comunque garantite le procedure di legalità inderogabili per un'impresa così importante come Expo. Rimangono infatti vive le preoccupazioni riguardo alla possibilità che il protocollo di legalità possa essere esteso agli appalti dei paesi che stanno realizzando o realizzeranno opere e padiglioni presso Expo. È evidente che per noi sarebbe importante l'estensione anche perché la complessità dell'intervento evidenziata dal direttore dei lavori e dal direttore degli Affari legali di Expo dovrebbe essere completata da una grande uniformità negli atti e nei comportamenti di legalità".
"Questo sarebbe importante anche in vista della seconda fase - tiene a sottolineare Mario Barboni, presente all'audizione - perché quella dello smantellamento delle strutture è una fase altrettanto rilevante quanto l'odierna di elevazione dei padiglioni. Dovrà essere un'operazione limpida e guidata da principi di trasparenza ineccepibili". "Proprio per questo - conclude il presidente Girelli - le commissioni Antimafia del Consiglio regionale e del Comune di Milano si sono impegnate a stendere un documento da inviare al Governo e a Regione Lombardia per invitarli ad aiutare la sottoscrizione dei protocolli di legalità tra Expo ed i Paesi stranieri, chiedendo quindi un maggior investimento istituzionale al riguardo":