Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 11.26

Migranti stanno annegando La foto del piccolo Aylan senza vita fa davvero male

Ma la cosa più disgustosa è che i nostri politici, davanti a questo orrore, si accusano a vicenda invece di agire per salvare vite umane. Ora però, per la prima volta, c’è la speranza di una soluzione concreta.

| Scritto da Redazione
Migranti stanno annegando La foto del piccolo Aylan senza vita fa davvero male

L’opinione pubblica sta cambiando, ovunque ci sono appelli per accogliere i rifugiati, dal Vaticano a normali cittadini che aprono le loro case. Tutto questo ha spinto la cancelliera tedesca Merkel e il presidente della Commissione europea a proporre un nuovo piano per dare un rifugio a chi scappa da guerra e fame. Italia e Francia sono già d’accordo, ma Regno Unito, Ungheria e altri stati dell’est rischiano di bloccare tutto. L’Europa può guidare il mondo verso una politica umana e globale per i rifugiati, ma dipenderà dalla forza con cui ci faremo sentire.E' un momento storico e dobbiamo essere noi a guidare i nostri politici. I ministri europei si incontreranno tra pochi giorni per trovare una politica europea comune: unisciti all’appello per garantire subito un rifugio sicuro a queste famiglie disperate -- lo consegneremo a tutti i ministri prima dell’incontro decisivo:

https://secure.avaaz.org/it/no_more_drownings_loc/?bSlSMab&v=64460

Ogni giorno centinaia di famiglie vittime di violenza e in costante pericolo cercano di raggiungere l’Europa. In fuga da guerre di cui non si vede la fine, come quella in Siria, spesso la loro unica possibilità è salire su una carretta del mare e affrontare il Mediterraneo. Cercano solo un rifugio sicuro. Secondo l’ONU le persone che hanno urgente bisogno d’aiuto sono quasi un milione e il modo migliore per ridurre i morti e colpire il traffico di esseri umani è creare rotte sicure e legali

Questo è il piano per l’emergenza: 1) aumentare subito e in modo consistente la ridistribuzione dei rifugiati tra tutti i Paesi UE e permettere i ricongiungimenti familiari; 2) dare sostegno logistico ed economico ai paesi in prima linea nella crisi, come l’Italia e la Grecia; e 3) garantire che le misure di sicurezza non ostacolino le operazioni di salvataggio né mettano a rischio la vita dei rifugiati.

Mentre però la Germania sta facendo uno sforzo enorme per accogliere i rifugiati, l’Ungheria costruisce muri di filo spinato e molti paesi dell’Europa orientale dichiarano di non voler accogliere più di una decina di famiglie. E la Gran Bretagna si rifiuta categoricamente di partecipare a qualunque piano d’emergenza europeo.

Ma sappiamo che l’opinione pubblica può far cambiare idea ai politici europei: quando il governo islandese, pochi giorni fa, ha dichiarato di voler accettare solo 50 richiedenti asilo, 10mila cittadini hanno reagito dichiarando che li avrebbero accolti loro. Il Governo ha subito deciso di rivedere la sua posizione.

Migliaia e migliaia di persone ormai si stanno ribellando alle politiche di chiusura e di paura promosse da politici estremisti, scegliendo la solidarietà e l’accoglienza. Insieme possiamo far crescere ancora di più quest’ondata di umanità e impedire che siano gli interessi politici e la paura a definire la risposta dell’Europa e del mondo intero nei confronti di questa crisi. Unisciti al nostro appello urgente e condividilo con tuttihttps://secure.avaaz.org/it/no_more_drownings_loc/?bSlSMab&v=64460

Lo straziante dramma umano a cui stiamo assistendo in questi giorni va oltre i nostri peggiori incubi, e fin dall’inizio di questa crisi i membri di Avaaz hanno fatto il possibile per aiutare i rifugiati: quasi 2mila volontari si sono offerti per dare una mano nell’accoglienza, abbiamo donato 500mila dollari per un’operazione cruciale di salvataggio nel Mediterraneo, sostenuto un’enorme missione di soccorso nelle isole greche, e portato il nostro appello a tutti i politici europei finché non si sono messi d’accordo su un primo piano d’azione. Le dimensioni gigantesche di questa crisi, però, richiedono sforzi ancora maggiori. Dobbiamo agire ADESSO, prima della riunione dei ministri europei, diffondendo ovunque il messaggio che i rifugiati sono i benvenuti.

Con speranza e determinazione, Luis, Alice, Mia, Mais, Luca, Spyro e tutta la squadra di Avaaz

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