Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 15.14

Picco del PM10.Misure simboliche del Sindaco||B.Fiori

| Scritto da Redazione
Picco del PM10.Misure simboliche del Sindaco||B.Fiori

Egregio direttore, come tutti sanno, le PM10 nei giorni scorsi hanno toccato uno storico picco di 200 µg/m3, il 400% dei livelli massimi previsti dalla legge, ed i giorni di persistenza fuori dalla tolleranza hanno già superato i 35 previsti dalla norma. Non va dimenticato che la minaccia ancora più alta per la salute viene dalle particelle più piccole del PM10 (PM2,5 e minori), di cui sono la componente maggiore. Il nostro Sindaco domenica ha fermato simbolicamente il traffico e vara inutilmente la strategia delle targhe alterne, mettendo però a nudo l’impotenza delle istituzioni locali che è confermata dalla chiusura della Tamoil: i suoi fumi contribuivano sicuramente alle emissioni delle PM10, eppure la loro assenza non si è sentita. Si badi, non tanto per l’ininfluenza di questa o quella emissione, ma per il fatto che l’aria di Cremona, per la nota meteorologia padana, è la stessa che incombe da Torino a Venezia e quindi è irrilevante il singolo intervento locale.

Quindi, pur essendo meritoria dal punto di vista educativo la battaglia unitaria contro le PM10 dei dieci Comuni limitrofi, va detto che, purtroppo, è irrilevante. Il Circolo culturale “AmbienteScienze”, mentre ricorda ancora una volta quanto affermato all’art. 32 della nostra Carta: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività....», chiede alla stampa locale, che sulle PM10 in questo periodo si è fatta adeguatamente sentire, di tenere sempre alta l’attenzione sul tema e di dare il più ampio spazio possibile alla voce dei movimenti ambientalisti cremonesi che da sempre denunciano la insostenibilità della situazione.

Ad esempio. “AmbienteScienze” ha una sua proposta. Se è vero che Cremona è un po’ il baricentro della pianura padana e che è ai vertici nazionali della mortalità da tumore, il nostro Sindaco chieda subito con forza un incontro tra gli assessori regionali per l’Ambiente ed i colleghi dei capoluoghi di provincia delle quattro regioni padane per promuovere iniziative comuni volte a ridurre il problema. Alcune idee: 1) spostare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia; 2) aprire uno specifico Albo Fornitori della P.A., premiante nei punteggi, alle imprese certificate ISO 14000-14001; 3) chiudere al traffico i centri urbani; 4) sostituire con tecnologie più avanzate l’incenerimento dei rifiuti; 5) ridurre la cementificazione dei territori; 6) potenziare le istituzioni preposte alla difesa ambientale per un più stretto controllo, ecc., ecc..
A chi obiettasse che questo vuole anche dire chiedere risorse che in questo periodo non ci sono, si ricorda che solo tre mesi fa, Janez Potocnik, Commissario europeo dell’ambiente, sulla inosservanza dei 35 giorni per le emissioni delle PM10 da parte di alcuni membri dell’Ue come Italia, Cipro, Portogallo e Spagna, ammoniva: “Questi Paesi non hanno ancora affrontato in modo efficace il problema delle emissioni eccessive per l’inquinante atmosferico particolato fine, o PM10?. La scadenza per provvedere era il 2011, pena una multa di ben 1,7 miliardi di €!
Per il Circolo culturale “AmbienteScienze”
Benito Fiori

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