Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 02.21

Superti M. Sunniti,Sciiti ed il petrolio

| Scritto da Redazione
Superti M. Sunniti,Sciiti ed il petrolio

Che cosa centrano  gli islamici ed i loro contrasti, politici o ambientali, nella conduzione della nostra vita sociale , economica e politica !?
All’apparenza nulla.
Ma andiamo a “sfrugugliare”, per quanto ci è dato capire,nelle mosse politiche dei diversi attori e negli accadimenti mondiali.
Nel gioco entra anche la Russia, che ha cercato contatti con i paesi del Nord Africa, con apparenti mosse di avvolgimento.
Tutti  sono produttori di petrolio e gas: ognuno gioca le sue carte.
Gli iraniani, sciiti, tentano di imporre il proprio dominio, sul mercato e agganciano la Cina ( o viceversa) per assicurarsi uno sbocco, per ora impensabile nel mondo occidentale.
Dalla Cina possono arrivare tecnologia, forniture di vario tipo e anche armi : quindi si apre un mercato che può dare linfa alla economia iraniana che ,di per sé, poco conta sul mercato internazionale.
I Sauditi, sunniti, danno e trovano appoggio nel mondo occidentale e nella pratica trovano tutto quello di cui hanno bisogno, come succede agli iraniani con l’oriente.
Ma al mondo ci sono altri produttori di petrolio e gas : solo che questi, divisi in vari paesi  di ideologie diverse devono seguire, anche se non in forma totalizzate, gli andamenti dei mercati la cui conduzione è abbastanza controllata dai maggiori produttori che conosciamo.
Inoltre , spesso i giacimenti, seppure a volte abbondanti, non sono di così facile accesso : quindi l’estrazione costa più che altrove e per il momento non sono dominanti.
E per ritornare alla Russia, si sa che gode pure di abbondanti riserve di petrolio, anche se la qualità del greggio non è proprio elevata,anzi.
La Russia tuttavia ha anche abbondanza di gas : e qui gioca la sua partita, soprattutto in Europa.
Quindi , se non si trovano fonti di energia alternative, tutti, in Europa, saranno dipendenti, per il gas dalla Russia( prima o poi).
E’ vero, ci sono alternative in Libia e nel Nord Africa, ma come ovvio, per vari motivi non ci si deve molto contare :per ora, poi si vedrà.
Ma dopo tutta questa bella chiacchierata resta una considerazione di fondo che vale per tutti i produttori.
Questi signori, con l’aiuto degli speculatori internazionali,hanno una strategia in comune :  cercano in tutti i modi di contrastare la ricerca  soprattutto nel mondo delle rinnovabili.
D’altro canto alcuni cercano di imporre o condizionare le costruzioni di oleodotti o gasdotti.
Condizionare vuol dire favorire od osteggiare una linea di rifornimento , di varia provenienza, con tutti mezzi leciti o meno leciti : piccole guerre locali e contrasti etnici nei paesi di attraversamento delle condutture.
Quasi per concludere, per tanti motivi, e molti ne stiamo già vedendo, è iniziata la vera fase critica nelle forniture di energia ai paesi cosiddetti avanzati, ma che sono , per ora, totalmente dipendenti dai produttori tradizionali.
Se i nostri scienziati non troveranno il modo di trovare fonti alternative e rinnovabili di energia saremo sempre  alla mercé di paesi che , pure poco sviluppati, sono in grado di condizionare la nostra vita, così come siamo abituati a viverla.
Solo la ricerca, la tecnologia e la scienza potranno contribuire a mettere da una parte ideologie(spesso strumentali e di solo effetto temporaneo) ed i fondamentalismi religiosi , spesso sollecitati  solo a scopo di potere.
Il discorso vale anche per i localismi, miopi e di tutta evidenza mossi da discorsi banalizzanti di potere.
E non rimane molto tempo per pensarci sopra se i nostri governi non si coordineranno per bene, anche nel mondo delle finanze e dei mercati valutari.
Vale per l’Italia e l’Europa intera.
MARIO SUPERTI
CREMONA

 

 

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