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I baha’i colombiani pubblicano una lettera aperta per la pace

CALI, Colombia, 25 settembre 2016, (BWNS) — La comunità baha’i della Colombia ha pubblicato una lettera aperta chiedendo a tutti i colombiani di cogliere l'occasione «storica» e di lavorare per la causa della pace. La lettera anticipa la firma di un accordo di pace tra il governo colombiano e le Forze armate rivoluzionarie dell’esercito popolare della Colombia (FARC-EP) il 26 settembre.

Amnesty : 75mila rifugiati intrappolati nel deserto fra Siria e Giordania

Amnesty International ha diffuso immagini filmate e riprese dal satellite che mostrano cimiteri improvvisati e tumuli in pieno deserto, nella “terra di nessuno” tra Siria e Giordania dove decine di migliaia di rifugiati sono abbandonati da tempo e, da due mesi, privi di aiuti umanitari.

Uisp Il 7 settembre a Rio2016 iniziano le paralimpiadi

Le Paralimpiadi di Rio 2016 saranno la quindicesima edizione dei giochi estivi per atleti con disabilità e si terranno dal 7 al 18 settembre. Ad affrontarsi nelle 23 discipline paralimpiche, saranno oltre 4.300 atleti provenienti da 176 Paesi del mondo.

Il punto di Rosario Amico Roxas : Il fallimento dell’ONU

I problemi che è costretta ad affrontare l’UE hanno origine lontane, se non vengono affrontati fin dalla loro origine, non si troverà mai una linea comune operativa in grado di affrontare i problemi, dei quali emerge, per adesso, solo la punta dell’iceberg.

Amnesty Evacuata da Madaya la bambina di 10 anni che aveva bisogno di cure mediche

Amnesty International ha ottenuto conferma che Ghina Ahmad Wadi, la bambina di 10 anni di Madaya che il 2 agosto era stata gravemente ferita da un cecchino a un posto di blocco governativo, è stata evacuata. Grazie alle pressioni internazionali scaturite dall'appello di una zia che vive nel Regno Unito, sostenuto anche da Amnesty International, Ghina potrà ricevere le cure mediche di cui ha urgente bisogno.

Attacco chimico ad Aleppo. Amnesty International: crimine di guerra

La città siriana di Aleppo è stata nuovamente colpita da un attacco chimico, probabilmente a base di cloro, che se confermato costituirebbe un crimine di guerra oltre che un allarmante segnale dell'intensificato uso, da parte del governo siriano, delle armi chimiche contro la popolazione civile.

Iran Amnisty denuncia giro di vite contro attiviste per diritti delle donne

Secondo una ricerca diffusa oggi da Amnesty International, nella prima metà del 2016 le autorità iraniane hanno intensificato la repressione contro le attiviste per i diritti delle donne, attraverso duri interrogatori e il sempre più frequente accostamento ad attività criminali delle iniziative collettive sui diritti delle donne.

Rete Disarmo: LIBIA Gli interventi militari non batteranno il terrorismo

La Rete Italiana per il Disarmo chiede che l’Italia non conceda l’uso di basi e di spazio aereo per le operazioni militari in Libia. Già nel 2011 il miraggio di una soluzione armata dei problemi della regione. Il terrorismo si può veramente battere solo potenziando i processi di partecipazione politica e dando upporto pieno alla società civile e ad una costruzione democratica “dal basso”.

Amnesty. In Brasile a rischio l’identità olimpica

Uno scioccante aumento del 103% nel tasso di omicidi a opera della polizia a Rio de Janeiro tra aprile e giugno del 2016 e il 2015 ha frantumato ogni possibilità di un'eredità positiva per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, ha dichiarato Amnesty International tre giorni prima della cerimonia di apertura.

Denuncia di Amnesty Centinaia di persone scomparse e torturate in Egitto

In Egitto, l'Agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) si rende responsabile di rapimenti, torture e sparizioni forzate nel tentativo di incutere paura agli oppositori e spazzare via il dissenso pacifico: è quanto ha denunciato oggi Amnesty International in un drammatico nuovo rapporto, che mette in luce una scia senza precedenti di sparizioni forzate dai primi mesi del 2015.

Amnesty. Israele/Territori occupati. Dopo due anni nessuna giustizia per vittime di guerra

“Non riesco a capire come un crimine successo davanti alle telecamere, dove tutto il mondo ha visto come i bambini che giocavano sulla spiaggia sono stati massacrati senza pietà, possa passare così senza che nessuno venga ritenuto responsabile”. (Sohbi Bakr, parente di quattro ragazzi uccisi il 16 luglio 2014 durante un’incursione aerea israeliana).
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