Ancora oggi è vietato per una donna mostrarsi in pubblico in Iran senza indossare il velo, sotto pena dell'arresto e dell'obbligo a frequentare classi di rieducazione.
Prigionieri di coscienza rilasciati, condannati a morte salvati dall'esecuzione, passi avanti nella giustizia: ecco una selezione delle buone notizie del 2017, risultati positivi ottenuti grazie all'impegno di chi sta dalla parte dei diritti umani.
GINEVRA\ aise\ - L’UNICEF sta monitorando da vicino la situazione dei bambini e delle famiglie colpite dalla tempesta tropicale Vinta (o “Tembin”), che ha colpito le Filippine in diverse zone.
In vista delle proteste pianificate nei territori palestinesi occupati venerdì 22 dicembre e a seguito della morte di quattro manifestanti palestinesi e del ferimento di centinaia di altri nelle ultime due settimane, Amnesty International chiede alle autorità israeliane di porre fine all'uso eccessivo della forza esplicato nella sua risposta alle manifestazioni e agli scontri derivanti dalla decisione dell'amministrazione statunitense di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele.
In relazione alle notizie secondo le quali il presidente Trump ha minacciato di rifiutare gli aiuti ai paesi che dovessero votare per una risoluzione di condanna della decisione degli Usa di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, Raed Jarrar, direttore advocacy e relazioni istituzionali per il Medio Oriente di Amnesty International Usa, ha rilasciato la seguente dichiarazione
Le vite di migliaia di residenti nei paesi del Golfo restano in bilico a seguito della disputa politica iniziata nella regione oltre sei mesi fa e ancora in corso. Lo scorso mese Amnesty International ha incontrato 44 persone colpite direttamente dalla crisi e ha svolto colloqui con funzionari dei ministeri degli Interni, degli Esteri e degli Affari islamici del Qatar nonché con Comitato nazionale dei diritti umani, allo scopo di determinare l’impatto della crisi sui diritti umani.
Amnesty International ha chiesto al Giappone, in qualità di presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di porre fine a tre mesi e mezzo di paralisi e di affrontare i crimini contro l’umanità tuttora in corso contro la popolazione rohingya di Myanmar.
L’illegale annessione di Gerusalemme Est da parte di Israele è stata formalizzata dalla legislazione nazionale nel 1980 ed è stata ripetutamente condannata dalla comunità internazionale attraverso varie risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
E' un fatto gravissimo che mette a rischio la stessa Europa, destabilizza ancora di più il Medio Oriente, torna ad alimentare nel mondo islamico le posizioni più estremiste e violente.
In un nuovo rapporto diffuso oggi, dal titolo "Nessun luogo è sicuro", Amnesty International ha denunciato che la vita e la sicurezza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti) vengono sempre meno protette dalla violenza endemica in El Salvador, Guatemala e Honduras.
“Condanniamo duramente questo ulteriore attentato terroristico – prosegue la Confederazione –, che alimenta l'escalation di disumana violenza omicida, rivolta sempre contro innocenti e comuni cittadini”.
In evidenza: i rohingya sono segregati e sottoposti a violazioni dei diritti umani in una “prigione a cielo aperto”; un’indagine durata due anni spiega le cause di fondo della crisi in corso nello stato di Rakhine; il sistema di discriminazione equivale al crimine contro l’umanità di apartheid.
Amnesty International ha accolto positivamente l’annuncio che la maggioranza degli australiani che hanno partecipato al sondaggio postale riguardante la Legge sul matrimonio ha detto sì all’uguaglianza, all’amore, all’equità e alla famiglia.
Lo scorso mese è morto all’età di 73 anni Choudry Naeem Shakir, avvocato della Corte Suprema del Pakistan. Per cinquant’anni Shakir ha fornito sostegno legale a minoranze, lavoratori e indigenti di tutto il Paese difendendone i diritti davanti al potere e ai metodi brutali della polizia.
Amnesty International ha reso note le prime conclusioni della missione di ricerca svolta in Kenya in occasione della ripetizione delle elezioni presidenziali. Nella città occidentale di Kisumu, dove forze di polizia munite di armi pesanti stanno usando illegalmente la forza contro manifestanti e semplici passanti, è in corso quella che appare una campagna punitiva diretta a chi continua a protestare contro l'esito delle caotiche elezioni della scorsa settimana.
Manila (Agenzia Fides) – “Non possiamo costruire una nazione sui cadaveri del popolo filippino. Non si può combattere il male con pistole e pallottole”: lo affermano i Gesuiti delle Filippine in un accorato appello diffuso in tutte le diocesi, chiese, scuole e istituti dove i religiosi sono presenti.
Dopo la sparatoria della scorsa notte a Las Vegas che ha causato decine di morti e centinaia di feriti, la direttrice generale di Amnesty International Usa Margaret Huang ha rilasciato la seguente dichiarazione
Un passo avanti importante verso la giustizia per le innumerevoli vittime di violazioni dei diritti umani, crimini di guerra compresi, del conflitto dello Yemen: questo è il giudizio di Amnesty International sulla risoluzione approvata il 29 settembre per consenso dal Comitato Onu dei diritti umani che, dopo anni di pressioni delle organizzazioni per i diritti umani, ha costituito un gruppo di esperti che dovrà indagare sulle violazioni dei diritti umani commesse da tutte le parti coinvolte nel conflitto dello Yemen.
Amnesty International ha convalidato tre nuovi video girati negli ultimi giorni all'interno dello stato di Rakhine, nel nord di Myanmar, che mostrano ampie colonne di fumo levarsi dai villaggi abitati dai rohingya, uno dei quali già abbandonato. Da ulteriori immagini, riprese dal satellite, si vede ancora il fumo sopra a strutture date alle fiamme.
Un nuovo centro accoglienza pellegrini è stato aperto questo mese a Haifa, pronto a ricevere un crescente numero di pellegrini e visitatori presso il centro spirituale e amministrativo della Fede baha’i.
Accrescono l¹impresa degli azzurri la medaglia d¹argento di Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) ed il bronzo di Christian Ciech, nato in Trentino e varesino d¹adozione, nell¹individuale.
Da quando nel 2013 Hassan Rouhani è stato eletto alla presidenza dell’Iran, gli organismi di sicurezza e il potere giudiziario del paese stanno portando avanti una feroce repressione contro i difensori dei diritti umani, demonizzando e imprigionando chi ha il coraggio di stare dalla parte dei diritti.
MISSIONE NAVALE ITALIANA, AMNESTY INTERNATIONAL: ITALIA PRONTA A DESTINARE RIFUGIATI E MIGRANTI VERSO ORRIBILI VIOLENZE NEI CENTRI DI DETENZIONE DELLA LIBIA