Martedì, 19 marzo 2024 - ore 03.26

INTERROGAZIONI SULL'ASILO DI VIA DANTE

DI CREMA DOPO IL CASO MEDIATICO DI STEFANIA BONALDI

| Scritto da Redazione
INTERROGAZIONI SULL'ASILO DI VIA DANTE

Da qualche giorno è terminata l’eco mediatica nazionale di solidarietà nei confronti del sindaco Bonaldi, raggiunto da un avviso di garanzia a causa della vicenda di un bambino che si era tranciato un dito in una porta mentre si trovava all’asilo nido comunale. 

Un avviso di garanzia è atto dovuto per far conoscere all'interessato che c'è un'indagine che lo riguarda nell'ambito dell’accertamento dei fatti.

"Le parole del sindaco Bonaldi - dice Manuel Draghetti, consigliere comunale dei grillini - nell’ottobre scorso andavano proprio in questa direzione: 'Ora ci auguriamo che il piccolo si riprenda prestissimo, che non riporti lesioni permanenti e che quanto accaduto venga archiviato solo come una brutta avventura. Questo non esclude in ogni caso che il comune rinunci a recitare un ruolo attivo nella ricerca delle responsabilità ed agisca per il ristoro dei danni subiti, a tutela del piccolo, della famiglia coinvolta e di tutti gli utenti dei propri servizi'. Fa strano che ora vi sia tutta questa indignazione per ciò che il sindaco stesso chiedeva qualche mese fa. Non ci pare che ci sia stata tutta questa solidarietà per i sindaci raggiunti da avvisi di garanzia quando di cognome facevano Raggi, Appendino o Nogarin".

 

Ma, al di là della polemica politica, gli edifici comunali che ospitano i piccoli sono sicuri?

"Il M5S Cremasco nel 2019, in tempi non sospetti - prosegue Draghetti, - protocollò due interrogazioni proprio sull’asilo nido di via Dante, dopo aver effettuato un sopralluogo, ricevendo sempre risposte vaghe dagli assessori di riferimento. Diversi gli aspetti che chiedevamo e che facevamo notare: condizioni climatiche degli ambienti inadatte (freddi d’inverno e troppo caldi d’estate), perdita d’acqua di alcuni wc, necessità di approntare interventi di piccola manutenzione, pannolini maleodoranti di muffa (a causa del magazzino sotterraneo intriso di umidità e muffe), travi di legno che perdevano polvere e pezzi; pavimenti vetusti e rovinati e tali da non permettere la loro pulizia in ogni loro angolo, mancanza del Certificato Prevenzione Incendi (CPI), richiesta di corretta certificazione in materia di sicurezza impiantistica (impianto elettrico, riscaldamento, ecc.) e di documentazione attestante l'agibilità. Accanto a personale eccellente, disponibile, pieno di energia, passione e motivazione nell’accudire i piccoli, abbiamo un’amministrazione che non si è fatta carico, in nove anni di governo della città, di garantire luoghi pienamente adatti per i più piccoli, ma anzi continuando a utilizzare un immobile vetusto, dovendo pagarci pure l’affitto, come quello di via Dante".

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