Ancora oggi è vietato per una donna mostrarsi in pubblico in Iran senza indossare il velo, sotto pena dell'arresto e dell'obbligo a frequentare classi di rieducazione.
L’EUTM Somalia, al comando del Generale italiano Pietro Addis, continua a fornire il proprio contributo all’incremento della sicurezza e della stabilità delle Istituzioni locali
noto, sono 18 – 12 deputati e 6 senatori – scelti nelle quattro ripartizioni della circoscrizione estero dai connazionali che votano per corrispondenza.
Prigionieri di coscienza rilasciati, condannati a morte salvati dall'esecuzione, passi avanti nella giustizia: ecco una selezione delle buone notizie del 2017, risultati positivi ottenuti grazie all'impegno di chi sta dalla parte dei diritti umani.
GINEVRA\ aise\ - L’UNICEF sta monitorando da vicino la situazione dei bambini e delle famiglie colpite dalla tempesta tropicale Vinta (o “Tembin”), che ha colpito le Filippine in diverse zone.
In un rapporto intitolato "Meno uguali: i difensori dei diritti delle persone Lgbti in Armenia, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan", Amnesty International ha denunciato il clima sempre più discriminatorio in cui agiscono i gruppi per la difesa dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti).
In vista delle proteste pianificate nei territori palestinesi occupati venerdì 22 dicembre e a seguito della morte di quattro manifestanti palestinesi e del ferimento di centinaia di altri nelle ultime due settimane, Amnesty International chiede alle autorità israeliane di porre fine all'uso eccessivo della forza esplicato nella sua risposta alle manifestazioni e agli scontri derivanti dalla decisione dell'amministrazione statunitense di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele.
In relazione alle notizie secondo le quali il presidente Trump ha minacciato di rifiutare gli aiuti ai paesi che dovessero votare per una risoluzione di condanna della decisione degli Usa di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, Raed Jarrar, direttore advocacy e relazioni istituzionali per il Medio Oriente di Amnesty International Usa, ha rilasciato la seguente dichiarazione
L'annuncio è stato dato dal Ministero dell'Agricoltura cinese e dall'Amministrazione per il Controllo della Qualità, l'Ispezione e la Quarantena (AQSIQ) a conclusione dei lavori del Comitato Governativo Italia-Cina presieduto dal Ministro degli Esteri Angelino Alfano e dal suo omologo Wang Yi.
In occasione dell’inizio del quinto anno di conflitto armato nel Sud Sudan, Amnesty International ha sollecitato un’urgente iniziativa globale per porre fine alle terribili violazioni dei diritti umani in corso nel paese africano
Le vite di migliaia di residenti nei paesi del Golfo restano in bilico a seguito della disputa politica iniziata nella regione oltre sei mesi fa e ancora in corso. Lo scorso mese Amnesty International ha incontrato 44 persone colpite direttamente dalla crisi e ha svolto colloqui con funzionari dei ministeri degli Interni, degli Esteri e degli Affari islamici del Qatar nonché con Comitato nazionale dei diritti umani, allo scopo di determinare l’impatto della crisi sui diritti umani.
In un rapporto pubblicato oggi, all’indomani dello scandalo suscitato dalle immagini relative alla compravendita dei migranti in Libia, Amnesty International ha accusato i governi europei di essere consapevolmente complici nelle torture e nelle violenze ai danni di decine di migliaia di rifugiati e migranti, detenuti in condizioni agghiaccianti nel paese nordafricano.
Amnesty International ha chiesto al Giappone, in qualità di presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di porre fine a tre mesi e mezzo di paralisi e di affrontare i crimini contro l’umanità tuttora in corso contro la popolazione rohingya di Myanmar.
L’illegale annessione di Gerusalemme Est da parte di Israele è stata formalizzata dalla legislazione nazionale nel 1980 ed è stata ripetutamente condannata dalla comunità internazionale attraverso varie risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
E' un fatto gravissimo che mette a rischio la stessa Europa, destabilizza ancora di più il Medio Oriente, torna ad alimentare nel mondo islamico le posizioni più estremiste e violente.
Washington (Agenzia Fides) – D'ora in poi gli Stati Uniti potrebbero convogliare aiuti diretti a milizie e gruppi armati di auto-difesa organizzati da cristiani nelle aree mediorientali, a cominciare dalla Piana di Ninive.
In un nuovo rapporto diffuso oggi, dal titolo "Nessun luogo è sicuro", Amnesty International ha denunciato che la vita e la sicurezza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti) vengono sempre meno protette dalla violenza endemica in El Salvador, Guatemala e Honduras.
“Condanniamo duramente questo ulteriore attentato terroristico – prosegue la Confederazione –, che alimenta l'escalation di disumana violenza omicida, rivolta sempre contro innocenti e comuni cittadini”.
In evidenza: i rohingya sono segregati e sottoposti a violazioni dei diritti umani in una “prigione a cielo aperto”; un’indagine durata due anni spiega le cause di fondo della crisi in corso nello stato di Rakhine; il sistema di discriminazione equivale al crimine contro l’umanità di apartheid.
Il Ministro ha confermato a Porta che l’avvio di tali negoziati è anche negli auspici del suo Dicastero e sono già in corso contatti con il Ministero degli Affari esteri per verificare la disponibilità della controparte peruviana all’avvio dei negoziati.
In vista di una visita della responsabile della politica estera dell'Unione europea in un campo rifugiati a Cox's Bazar, in Bangladesh, Charmain Mohamed, direttrice di Amnesty International per i diritti dei rifugiati e dei migranti, ha dichiarato.
Amnesty International ha accolto positivamente l’annuncio che la maggioranza degli australiani che hanno partecipato al sondaggio postale riguardante la Legge sul matrimonio ha detto sì all’uguaglianza, all’amore, all’equità e alla famiglia.
C’è bisogno di una sussidiarietà istituzionale ,oggi del tutto inadeguata, fra Stato Centrale e Stato delle autonomie locali senza la quale poi non si è nelle condizioni di vedere attivati e funzionanti gli strumenti di accompagnamento, assolutamente necessari alla nuova emigrazione lasciata oggi al “fai da te”
Lo scorso mese è morto all’età di 73 anni Choudry Naeem Shakir, avvocato della Corte Suprema del Pakistan. Per cinquant’anni Shakir ha fornito sostegno legale a minoranze, lavoratori e indigenti di tutto il Paese difendendone i diritti davanti al potere e ai metodi brutali della polizia.