Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.22

Il Ministro Martina promuove a New York l'Expo 2015

Il titolare delle politiche agricole alimentari e forestali interviene a pochi giorni dall’inizio del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue

| Scritto da Redazione
Il Ministro Martina promuove a New York l'Expo 2015

Da Manhattan a Washington, dalle Nazioni Unite alla Banca Mondiale, dal Fancy Food - una delle fiere agroalimentari più importanti al mondo - al museo Italoamericano di New York per incontrare i membri delle sedi statunitensi del Pd. È questa una delle prime tappe del tour americano del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, che si trova in America per promuovere il settore agroalimentare italiano, l’Expo 2015 e discutere dell’accordo di partenariato commerciale Ue-Usa per garantire una maggiore tutela delle Indicazioni geografiche, cercando così di mettere freno all’“italian sounding”, la contraffazione imitativa dei prodotti agroalimentari italiani molto frequente negli Stati Uniti. Una visita oltreoceano quella del ministro che avviene nel bel mezzo dello scandalo che si sta abbattendo sull’esposizione universale di Milano e a pochi giorni dall’inizio del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Martina su questa avventura europea si è mostrato fiducioso, soprattutto nei confronti del governo e del suo partito. Davanti al pubblico raccolto nella piccola sala del museo di Mulberry street, nel cuore di Little Italy, ha detto: “Il Pd è la principale forza del Paese e si presenta agli occhi dell’Europa e delle altre istituzioni internazionali forte di un dato sorprendente. Il risultato ottenuto alle elezioni europee, quel 40,8 per cento che ha sorpreso tutti e che ha segnato un momento storico. In quel voto c’è qualcosa che va ben oltre il consenso nei confronti del partito. Io lo definirei un messaggio-Paese, un messaggio di speranza”. Sempre riferendosi al semestre di presidenza italiana, ha sottolineato che agricoltura e agroalimentare saranno al centro dell’agenda europea. Sono temi importanti, sostiene il ministro, strategici per un Paese come l’Italia che in questo può “esercitare un ruolo di primo piano a livello mondiale”. In particolare per la battaglia sulla sicurezza alimentare, che è anche uno degli assi portanti di Expo 2015. “L’esposizione - afferma Martina - arriva in Europa, grazie all’Italia, dopo esser stata in Cina, a Shanghai, e prima di andare negli Emirati Arabi, a Dubai, nel 2020”. Con oltre 140 Paesi partecipanti e 20 milioni di presenze stimate “l’esposizione, che inizierà il primo maggio 2015, finirà il 31 ottobre, proprio quando qui a New York, alle Nazioni Unite, si aprirà il dibattito sui prossimi obiettivi del millennio, tra cui quello della sicurezza alimentare”. L’esposizione universale di Milano non è però solo motivo di vanto. Le tangenti per gli appalti e i ritardi nel cantiere stanno mettendo in primo piano non tanto le eccellenze italiane in campo agroalimentare ma un altro aspetto che non di rado è considerato caratteristico del nostro Paese: la corruzione. Secondo il ministro però l’immagine dell’Expo e la reputazione dell’Italia non sono state compromesse da questi scandali. “La percezione che abbiamo lavorando fuori dai confini nazionali - ha detto Martina ad America24 - è che l’Expo è vissuta come un’opportunità, come un’occasione. Vorrà pur dire qualcosa il fatto che abbiamo venduto già oltre tre milioni di biglietti, di cui oltre 600 mila solo in Cina. I problemi che ci sono stati non vanno nascosti, ma neanche evocati tutte le volte”. E ha aggiunto: “ Non vanno banalizzati e guai a noi se reagissimo con sufficienza, ma d’altra parte non bisogna concentrarsi solo su questo. Dobbiamo puntare sulle nostre eccellenze, sui nostri modelli produttivi. Sono questi i motivi per cui ad esempio la Cina decide di investire in Italia milioni di euro e di occupare tre padiglioni dell’Expo”.

Tra i partecipanti all'incontro organizzato al museo c’erano il segretario Usa del Pd, Sergio Gaudio (in collegamento via internet) e il responsabile delle relazioni esterne di Expo 2015, Roberto Arditti.

Gli italiani tendono a rappresentarsi in modo negativo e dobbiamo combattere questa tendenza facendo leva sui nostri punti di forza, come il settore agroalimentare e la capacità del sistema italiano di reagire (agli scandali)”. E quasi evocando il famoso “chi non ha peccato scagli la prima pietra” ha aggiunto: “In un’ipotetica assemblea composta da tutti i Paesi partecipanti all'esposizione universale, quali tra loro potrebbero dirsi immuni dalla corruzione? Pochi. Vogliamo parlare delle olimpiadi invernali e del sistema di funzionamento delle opere pubbliche in Russia?”.

Fonte: america24

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