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Orti sociali Milano, al via l’iter della legge Lombarda | Carra (PD)

Un lascito per Expo: 10mila orti didattici, sociali, urbani e collettivi da realizzare in pochi mesi, ma che rimarranno per sempre.

| Scritto da Redazione
 Orti sociali Milano, al via l’iter della legge Lombarda | Carra (PD)

E’ l’idea che sottende il progetto di legge del Gruppo regionale del Pd il cui iter è iniziato proprio oggi, mercoledì 9 luglio 2014, in VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale. “L’assessorato lo giudica in maniera positiva, in Commissione ha già avuto un buon riscontro, a breve inizieranno le audizioni. Quindi non dovremmo trovare ostacoli nell’approvarlo e portarlo in Aula velocemente”, spiega Marco Carra, consigliere regionale del Pd e capogruppo in Commissione, al termine della seduta di questo pomeriggio. “E’ il nostro modo per dire stop al consumo di suolo, di restituire spazi ai cittadini, di permettere un risparmio del 10% stimato sulla spesa alimentare delle famiglie – aveva spiegato Carra in mattinata, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa –. La chiamano rivoluzione gentile ed è fatta del ritorno alla terra, del recupero di aree degradate, di orti comunitari. Non si tratta, dunque, solo di piccoli appezzamenti in cui il singolo coltiva la sua verdura, ma di un vero e proprio momento di socialità in cui le persone si ritrovano a lavorare assieme e a dividere i prodotti”. Tutta un’altra idea da quella che è appena stata approvata dalla maggioranza, ha detto alla presentazione il capogruppo Pd Enrico Brambilla, richiamandosi alla legge ‘ammazzaboschi’ votata solo poche ore prima: “Per noi la vera scommessa di Expo non è nemmeno quanta gente verrà in visita, ma far ripensare al mondo intero gli stili di vita, il modello di nutrizione. Ci soddisfa, comunque, il fatto che in un contesto di Consiglio regionale che non brilla per produzione legislativa, ci possa essere spazio e tempo per far approdare in Aula al più presto un progetto di questo genere, che mi auguro trovi l’appoggio della maggioranza”.Chiara Bisconti, assessore comunale di Milano, responsabile del patrimonio Verde e, non per nulla, della qualità della vita, è intervenuta durante la diretta web per la presentazione del progetto: “Quella degli orti è una componente antica, ma che sta prendendo piede in fasce inaspettate della popolazione. Milano conta, perciò, 800 particelle ortive, ma anche fenomeni nuovi come i giardini condivisi, gli orti nelle scuole, realtà associative dove l’elemento orto significa qualità della vita, ma ha anche uno scopo educativo, appunto. Insomma, è la campagna che entra in città, è un verde non più ornamentale, ma espressione di vita del singolo. Questo è il cuore di Expo e all’amministrazione comunale piace che venga abbinato agli orti. Oltre tutto, di  questi tempi, è un progetto non solo poco costoso, ma che porta addirittura risparmio perché è la presa in carico diretta da parte dei cittadini della cura del verde”. Una testimonianza della bontà dell’iniziativa l’ha portata Giuseppe Manni, presidente del Parco Nord Milano, dove gli orti sociali sono già 800: “Nel parco curiamo l’orto in un certo modo, con precise regole, il 10 per cento della superficie va destinata a fiori, non si piantano alberi, non si usano materiali di recupero come vecchi tubi o pezzi di lamiera, si tengono periodicamente delle assemblee molto partecipate”. Gli utenti? “Fino a oggi solo pensionati, ma adesso chiunque segue i corsi per poi aggiudicarsi un pezzetto di terra da coltivare per sé e la propria famiglia, anche molti giovani. Ma ci servono sostegni legislativi ed economici: ben venga la legge del Pd”.

Milano, 9 luglio 2014

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