Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 23.18

Scuola: scatti di anzianità negati. Il doppio danno

| Scritto da Redazione
Scuola: scatti di anzianità negati. Il doppio danno

Oltre al beneficio economico viene negato a tutta la categoria il
riconoscimento giuridico dell’anno 2011.
Le economie realizzate sono sottratte agli stipendi per ripristinare i
diritti negati agli alunni disabili.
Rifiutiamo questa vergognosa guerra tra poveri.
Il ripristino degli scatti di anzianità a tutti i lavoratori della scuola che li hanno maturati nel corso
dell’anno 2011 (dal 1° gennaio al 31 dicembre) non ha solo valore economico, già di per sé
fondamentale per recuperare un minimo di potere d’acquisto visto anche il blocco dei contratti e
l’aumento delle tasse vecchie e nuove (IMU), ma riveste un fondamentale aspetto giuridico per
la validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale della scuola.
Il mancato ripristino degli scatti per l’anno 2011, oltre a creare disparità di trattamento in alcuni
casi per 1 solo giorno (maturazione al 1° gennaio 2011 anziché al 31 dicembre 2010), fa sì che il
personale che volontariamente o in modo coatto andrà in pensione dal 1° settembre 2012
perderà a vita un beneficio economico che aveva già maturato sia nel trattamento di pensione
che in quello di fine servizio; per il personale in servizio il mancato riconoscimento giuridico
dell’anno 2011 comporterà un differimento della progressione di carriera che impedirà a molti di
maturare prima del pensionamento l’ultima posizione stipendiale.
Abbiamo già denunciato due giorni fa la decisione di Miur e Mef di negare il riconoscimento delle
anzianità maturate nel 2011 perché le economie della scuola saranno utilizzate per coprire lo
scandaloso taglio all'integrazione degli alunni disabili, al cui finanziamento lo Stato è stato
costretto a ripristinare da lapidarie sentenze di tribunali. Ripristinare come? Riducendo lo
stipendio ad altri lavoratori. Non è accettabile che il diritto allo studio e all’integrazione degli
alunni disabili - sancito da una legge dello Stato per la quale l'Italia è annoverata tra i paesi più
avanzati e civili - venga garantito con gli stipendi dei soli lavoratori della scuola.
Il ricatto di recuperare le risorse necessarie per gli scatti tagliando il Fondo di Istituto che
garantisce oltre alle attività di supporto agli stessi alunni disabili anche le attività progettuali e
qualificate per tutti gli altri alunni dimostra ancora una volta come la scuola “bene comune”, la
formazione che dovrebbe essere la leva per garantire un futuro migliore a tutti i cittadini, diventi
invece un pozzo da cui attingere le risorse per pagare la crisi.

La scuola ha già pagato con:
· tagli di oltre 130.000 posti di lavoro
· riduzione dei finanziamenti per il funzionamento (con i genitori costretti a pagare carta
igienica, sussidi didattici e in alcuni casi anche i libri di testo)
· riduzione di oltre il 60% dei fondi della legge 440/97 sull’autonomia scolastica
· azzeramento pressoché totale dei fondi per la formazione
· situazioni di soprannumero per l’applicazione della norma (illegittima) sul
dimensionamento scolastico
· dipendenti che in molte situazioni hanno rinunciato a importanti prerogative contrattuali
pur di garantire il diritto allo studio degli alunni e un minimo di qualità, spesso rischiando
anche in proprio.
È vero, siamo in un momento di crisi, di difficoltà economiche e di recessione ma i lavoratori della
scuola hanno già pagato ed è il momento che vengano riconosciuti i loro sacrifici degli ultimi anni.
La FLC chiede trasparenza sul calcolo delle economie, dal momento che gli 87 milioni di euro
certificati dal Mef sono sottostimati rispetto al taglio di 19.700 docenti e di 14.166 Ata (nell' a.s.
2010-2011).
Stante l’enormità dei tagli praticati, affermiamo che, allo stato attuale, ci siano tutte le
condizioni per pagare gli scatti di anzianità senza chiedere ulteriori sacrifici e privazioni ai
lavoratori come quella di mettere mano al fondo dell’istituzione scolastica.
Secondo la manovra Tremonti (art. 9 Legge 122/2010), le economie sono destinate al personale
della scuola: i ministri dell’istruzione e del tesoro ne definiscono l’utilizzo dopo aver sentito le
Organizzazioni sindacali.

FLC CGILCREMONA CON DIRITTO DI AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE

 

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