Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.57

E' morto l’ex premier Giapponese Shinzo Abe, Colpito in un attentato

Colpito da due colpi di arma da fuoco in un attentato. Arrestato un ex militare

| Scritto da Redazione
E' morto l’ex premier Giapponese Shinzo Abe, Colpito in un attentato

ore 9.00 Ex premier Giapponese Shinzo Abe ferito da colpi arma fuoco, è grave - VIDEO

 


 

 

agg ore 11.00

L'ex premier Shinzo Abe, 67 anni, è morto dopo essere stato colpito da colpi di arma da fuoco nella città di Nara. Le sue condizioni sono risultate subito «molto gravi» come hanno riferito in una prima battuta le autorità. L’attentato intorno alle 11,30 (4,30 in Italia ndr) e un uomo, ritenuto essere l'attentatore, è stato arrestato. La polizia di Nara spiega che l'attentatore era alle spalle dell'ex premier Shinzo Abe. In una foto messa in rete su Twitter si vede un uomo puntare la pistola e sparare, probabilmente da distanza ravvicinata. 

E il movente, in un primo momento, è stato ricercato nel fanatismo religioso. Due giorni fa, infatti, era ricorso il quarto anniversario della morte di Shoko Asahara, pseudonimo di Chizuo Matsumoto, criminale giapponese, uno dei fondatori del nuovo movimento religioso giapponese Aum Shinrikyo. Nel 2004 Asahara era stato riconosciuto colpevole di essere stato mente e mandante dell'attentato alla metropolitana di Tokyo del 1995. La condanna a morte del capo della setta venne eseguita l'8 luglio 2018 quando al governo c'era Shinzo Abe. L'attentatore di oggi potrebbe aver agito per vendetta. Ma, al momento dicono i media giapponesi, è solo un'ipotesi. Infatti è poi risultato responsabile un ex militare Tetsuya Yamagami, 41 anni, che ha confessato: «Provavo risentimento nei suoi confronti».

Giappone, Shinzo Abe ferito durante un comizio: il momento dell'attentato





Le speranze legate a un filo, poi la resa

Inutili le cure prestate all'ex premier Shinzo Abe che ha ricevuto anche delle trasfusioni di sangue in seguito alle ferite riportate nell'attentato. A riferirlo è stato il fratello dell'ex primo ministro nipponico, Nobo Kishui, attuale ministro della Difesa del Paese, citato dalla Cnn. «Mi è stato detto che ora è in un ospedale di Nara, dove sta ricevendo cure adeguate, inclusa una trasfusione di sangue» ha detto Kishi. Ha poi aggiunto che «qualunque sia la motivazione di chi ha sparato, l'attacco è un atto imperdonabile». Lo riporta la Bbc. Funzionari giapponesi hanno spiegato che Abe è stato colpito al collo e al petto e ha subito una significativa emorragia interna. Intorno alle 17,50 (10,50 ora italiana ndr) è stato comunicato che l’ex premier non ce l’ha fatta.  

Giappone attentato all'ex premier Abe: il momento in cui l'uomo si avvicina e spara i due colpi





Chi è l’attentatore

La polizia nipponica ha arrestato il 41enne Tetsuya Yamagami con l'accusa di tentato omicidio per aver esploso i due colpi di arma da fuoco contro l'ex premier Shinzo Abe a Nara, nel Giappone centro-occidentale. L'uomo, un residente locale, era riuscito a eludere la sicurezza e ad avvicinarsi ad Abe, impegnato in un discorso elettorale. Ancora poco chiare le ragioni del gesto. Nessun aggiornamento è stato finora diffuso sulle condizioni dell'ex premier, colpito due volte alla schiena con conseguente «arresto cardiopolmonare» e l'immediato trasporto al Nara Medical University hospital. L’uomo finito in manette fino al 2005 era un “membro dell'autodifesa marittima”, della Japan Self-Defense Forces, la Jietai. L’attentatore, però, ha già parlato con la polizia – riferiscono le autorità giapponesi alle tv locali e alle agenzie – affermando «di non avere sparato all'ex premier per motivi politici». Yamagami lo ha dichiarato alla polizia della prefettura di Nara, vicino a Osaka, subito dopo l’arresto. «Non è un rancore contro le convinzioni politiche dell'ex primo ministro Shinzo Abe», ha detto l'uomo, citato dall'agenzia Kyodo. Altre fonti citano ancora stralci dell’interrogatorio dell’attentatore: «Non per credo politico», ma perché «insoddisfatto» dalle politiche di Shizo Abe: sarebbero queste le motivazioni che Tetsuya Yamagami, l'attentatore del dell'ex premier, che lotta tra la vita e la morte, avrebbe confessato alla polizia dopo il suo arresto, secondo quanto riporta la tv pubblica Nhk. Lo scopo di Yagamay era «di uccidere» Abe perché «provavo risentimento e insoddisfazione nei suoi confronti».

Giappone, ferito gravemente l'ex premier Abe: il momento dell' arresto dell'attentatore



 

Le reazioni

Il premier Fumio Kishida, che si trovava nella prefettura di Yamagata per un evento della campagna elettorale in vista delle elezioni, domenica, della Camera alta del Parlamento, è tornato a Tokyo non appena ricevuta la notizia dell'attentato contro Shinzo Abe a Nara. Il suo governo istituirà un gruppo di crisi. L'ex Premier è stato colpito mentre, a sua volta, teneva un discorso in vista del voto. Abe è stato Premier dal dicembre del 2012 al settembre del 2020, il Premier con il più lungo termine di servizio in Giappone. Il Partito liberaldemocratico di Shinzo Abe e Fumio Kishida è in netto vantaggio nei sondaggi.

Gli Stati Uniti sono "scioccati" dall'attentato all'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe. Lo ha riferito l'ambasciatore degli Stati Uniti Rahm Emanuel. «Abe è stato un leader eccezionale del Giappone e un alleato incrollabile degli Stati Uniti», ha affermato Emanuel in una nota. «Il governo degli Stati Uniti e il popolo americano stanno pregando per di Abe-san, la sua famiglia e il popolo giapponese».

 

Boris Johnson si dice «completamente inorridito e rattristato nel sentire dello spregevole attacco a Shinzo Abe. I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi cari". Così su Twitter Boris Johnson. Parole di grande preoccupazione arrivano anche dall'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell: «Profondamente sconvolto dall'attacco contro Shinzo Abe. I nostri pensieri sono con lui e la sua famiglia. L'Ue è pienamente solidale con il Giappone in questi momenti dolorosi» scrive in un tweet Borrell. Anche il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, si è detto oggi «profondamente scioccato» dall'attacco «atroce» all'ex premier giapponese Shinzo Abe e ha assicurato che l'Alleanza, di cui Tokyo è uno stretto alleato, «è al fianco" dei giapponesi e del loro governo. «Profondamente scioccato dall'atroce attacco a Shinzo Abe mentre si rivolgeva agli elettori. I miei pensieri sono rivolti a lui e alla sua famiglia. La Nato è al fianco del popolo del nostro stretto partner, il Giappone, e del suo primo ministro Fumio Kishida», ha scritto Stoltenberg su Twitter.

I precedenti in Giappone

Sebbene le leggi sul possesso di armi in Giappone siano molto più severe rispetto agli Stati Uniti, casi analoghi all'attentato dell'ex premier Shinzo Abe si sono verificati in passato, e hanno riguardato politici di rilievo. Nel 1992 un estremista di destra sparò alcuni colpi di arma da fuoco all'allora vice presidente del partito democratico, Kamemaru Shin, nella prefettura di Tochigi, senza tuttavia colpirlo. Nel 1994, in un hotel a Tokyo il premier Hosokawa Morihiro venne sparato da un appartenente a un gruppo di estrema destra, ma rimase illeso. Nel 2007 il sindaco della città di Nagasaki, Ito Itcho, morì durante un attentato organizzato da una banda criminale. Un altro caso ha riguardato il direttore dell'Agenzia nazionale di polizia, Kunimatsu Takaji, nel 1995, che venne gravemente ferito da colpi di pistola sparati davanti la sua abitazione. A differenza degli Usa, per acquistare armi in Giappone è necessario passare rigorosi esami per accertare le proprie condizioni mentali, e in commercio sono consentiti soltanto alcuni tipi di fucili e carabine. Secondo i più recenti dati dell'Ocse, il tasso di omicidi in Giappone si assesta a 0,2 su 100.000 abitanti, contro lo 0,5 dell'Italia, e i 6 degli Stati Uniti.

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