Matteo Salvini non si scompone per il dichiarato no di Giancarlo Giorgetti al referendum per il taglio dei parlamentari. L’eminenza grigia del Carroccio ci ha ripensato rispetto al voto espresso alla Camera a ottobre e ha detto a chiare lettere che lui al referendum confermativo voterà No, voterà contro il taglio dei parlamentari. In contrapposizione con la linea Salvini, con la linea del partito.
Il segretario, oggi a Matera per un impegno elettorale, minimizza: "Il referendum è il trionfo della democrazia, la Lega non è una caserma fortunatamente. A differenza di altri movimenti noi siamo uomini e donne liberi, la posizione mia e del partito è del sì per coerenza".
Che poi non ci si sbracci troppo per la vittoria del Sì è un altro paio di maniche. La posizione ufficiale della Lega è quella.
Salvini aggiunge: "Non voglio fare come un Renzi qualunque che prima vota no e poi per salvare la poltrona vota sì. Noi abbiamo votato sì perché il Parlamento può lavorare efficacemente anche con meno parlamentari. Quindi io ho votato quattro volte sì e voterò la quinta volta sì. Nel referendum c'è libertà di pensiero. Se qualcuno la pensa in maniera diversa sicuramente non mi arrabbio e non mi offendo".